Ateleta, due anni fa se ne andava Pierluigi Monaco
Parenti, amici e conoscenti, poco più di trenta persone, oggi pomeriggio alle 16.30, hanno partecipato nella Chiesa di San Gioacchino – ad Ateleta – alla Messa di suffragio in memoria di Pierluigi Monaco, poliziotto in servizio presso il Reparto Operativo della Polstrada di Roma ed attivo Vicepresidente dell’Associazione abruzzese “Sulla buona strada“, morto due anni fa a causa di un infarto fulminante.
“Questa funzione è celebrata in sua memoria perchè l’improvvisa dipartita non sia dimenticata e la sua breve esistenza in questo mondo possa lasciare un messaggio di speranza“, ha detto all’apertura del rito religioso Don Nicola Perrella.
Poche parole spese dal parroco di Ateleta per ricordare un uomo che aveva speso tutta la sua vita per servire lo Stato. Orgogliosamente appartenente alla Polstrada, come già detto, nel tempo libero si prodigava a diffondere in tutti i modi la legalità sulle strade ed i corretti stili di vita, soprattutto fra i giovani.
Incontri, dibattiti, manifestazioni. Organizzava tutto alla perfezione e con tanto entusiasmo, supportato da testimonial autorevoli, pur di dare forza alle sue iniziative. I suoi alleati erano i vertici delle forze dell’ordine, i dirigenti scolastici, le autorità politiche e persino quelle ecclesiastiche. Monaco era vulcanico. Amava la concretezza ma odiava le incertezze. Chi non riusciva a stargli dietro ci entrava in contrasto facilmente. Difficile fargli cambiare idea se aveva un progetto ben delineato, che riteneva valido. Un uomo svisceratamente attaccato al territorio, convinto che il suo contributo fosse importante – come in effetti lo era – e potesse avere anche quelle potenzialità di promozione turistica per il suo amato Alto Sangro. Ed in effetti proprio a Castel di Sangro, dopo aver portato fisicamente la Coppa del Mondo – massimo trofeo di calcio -, era riuscito ad organizzare allo stadio Patini partite di beneficenza con la Nazionale italiana dei cantanti e i suoi amici dell’Assocentauri. Insieme a lui l’inseparabile amico, complice e consigliere fidato, Lino Ventriglia e il team Ferrari Black Jack.
Pierluigi se ne è andato in una maledetta domenica (21 giugno) di due anni fa. Salutato da una folla incontenibile, raramente vista ad Ateleta suo paese natio.
Quanto è stato utile ed apprezzato ciò che ha fatto per il nostro comprensorio?
Nessuno in questi due anni ha raccolto la sua eredità intellettuale. Perchè lasciare nell’oblio quelle iniziative che tanto successo avevano riscosso nella nostra zona? Sindaco Caruso, non basta il lodevole memorial di calcio, organizzato con tanta buona volontà, a distanza di 60 giorni dalla sua morte.
“Se mai un giorno tirerò i remi in barca sono certo che le istituzioni e tanti altri ancora faranno meglio di me”, rispose Monaco in un’intervista a Castel di Sangro, durante l’ultima edizione della manifestazione pubblica “In strada per la vita“. Un messaggio che “dovrebbe” far scuotere le coscienze di chi gli era amico, quando era in vita. Ma il condizionale stavolta è davvero d’obbligo. Però ci piace pensare – siamo incurabili ottimisti – che nel tabellone estivo di Castel di Sangro possa essere individuata una giornata tematica sulla sicurezza stradale con la presenza della Ferrari Black Jack. Quel bolide che Pierluigi ci ha fatto vedere da vicino e con il quale abbiamo posato per una foto.
Caruso non ci deluda!
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.