Carabinieri di Agnone in prima linea contro le truffe agli anziani
Continuano i raggiri e le truffe agli anziani. Così i Carabinieri di Agnone ne hanno parlato proprio agli appartenenti alla terza e quarta età. Nello specifico, domenica sera presso il Circolo di Conversazione “Padre Pio” è stato il Comandante della stazione dei Carabinieri della Compagnia di Agnone, M.llo Luogotenente Francesco Leomanni, ad illustrare tutto il complesso mondo delle truffe agli anziani che si arricchiscono ogni anno di nuove fantasiose tecniche messe a punto da persone e personaggi senza scrupoli, da veri avvoltoi, senz’anima e cuore.
“Ha innanzitutto affermato che la truffa a danno degli anziani è un crimine purtroppo più diffuso di quanto appaia dalle statistiche – dicono dal Circolo – le denunce, infatti, rappresentano solo una minima parte del fenomeno, perché molte vittime si vergognano a denunciare e anche a parlarne in famiglia. È un reato molto umiliante per chi lo subisce; la mente dell’anziano resta segnata e la paura si insinua tra le sue certezze. Il truffatore dà subito la sensazione di completa affidabilità: questa è la sua arma. Gentile, distinto ed elegante, dimostra di conoscere abitudini e nomi dei parenti, informazioni generalmente carpite tempo prima da un complice, magari tramite una casuale chiacchierata con l’anziano. A volte si finge poliziotto, altre volte amico dei figli o dei nipoti, talvolta telefona fingendosi un parente che ha bisogno subito di denaro contante e convince la vittima a recarsi in banca a prelevare. Ha poi posto l’attenzione sulle truffe più ricorrenti, dalle più vecchie alle più nuove come quella delle “False pietre preziose” che è una delle truffe più ricorrenti.
Un signore di aspetto rassicurante e in genera di mezz’età, si finge uno straniero che, per un’urgenza, deve raggiungere il paese d’origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10mila euro; naturalmente alla signora in questione le venderebbe a molto meno. Passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre; e subito dopo si offre di comprarle per cinquemila euro. Ma lo straniero insiste perchè sia l’anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro. Poi c’è quella della falsa beneficenza. Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un’altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è stato chiuso.
La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento. L’anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull’auto insieme ai due “compari” per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono.
Falsi funzionari Inps, Enel o ENI. Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva; o ancora per controllare il contatore del gas, della luce ecc. ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordarsi che prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo. Ultimamente, si sono aggiunti due nuovi casi, partoriti dalle menti perverse di questi malviventi senza cuore. Il truffatore si presenta al povero anziano comunicandogli che da lì a poco arriverà un pacco a lui destinato di prodotti ordinati da un familiare. Poco dopo si presenta un altro signore, il suo compare, con il pacco già preannunciato, salvo il fatto che per ritirarlo c’è da pagare una somma in contrassegno.
L’anziano si fida e paga. L’incidente stradale di un familiare. Telefonata all’anziano facendo credere che c’è stato un incidente stradale che ha coinvolto un suo familiare. Per evitare gravi ripercussioni al familiare stesso, perché in guida in stato di ebbrezza, perché senza patente, o per altri motivi, occorre pagare subito una somma. Un incaricato si recherà a casa sua per riscuotere la somma, intanto non deve assolutamente riattaccare il telefono per poter supportare l’anziano ed evitargli brutte sorprese. Il consiglio è quello di non dare mai soldi prima di aver consultato un parente o un amico. E chiamare il 112 o il 113 per ogni qualsiasi dubbio o avvenuto tentativo di truffa“.
Vittorio Labanca
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