Coronavirus Agnone, nessun contagiato alla casa di riposo San Bernardino
La paura di casi positivi al coronavirus presso la casa di riposo di San Bernardino di Agnone erano fortunatamente infondati. Dei 51 tamponi effettuati ieri pomeriggio (26 marzo) dai sanitari dell’Asrem di Campobasso, 46 agli ospiti, al personale di assistenza, ai quattro medici che hanno i loro pazienti ricoverati nella casa di riposo, agli amministrativi della struttura con i quattro infermieri ed un medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Caracciolo, nessuno è dunque risultato positivo al coronavirus almeno questo l’esito del primo tampone a cui ne seguirà un secondo di verifica.
Tutti negativi e così Agnone rimane ancora un’isola incontaminata. Il sospetto ed il timore che qualcosa non andasse bene era venuto ai dirigenti della San Bernardino che dopo aver visto morire quattro anziani nel giro di un paio di giorni (alcuni sembra proprio per insufficienza respiratoria), per prudenza e massimo zelo in questo periodo di allerta, hanno chiesto alla Asrem regionale di effettuare i tamponi laringo-faringei per scongiurare che l’infezione fosse dovuta al virus letale. Ieri pomeriggio un equipe proveniente dall’Azienda Sanitaria campobassana è giunta ad Agnone ed ha effettuato i tamponi per il covid-19. Solo nella serata di oggi l’esito tanto sperato di negatività al coronavirus di tutti i soggetti che hanno effettuato lo screening.
Le attenzioni igienico-sanitarie messe in essere dagli operatori dalla Società Servizi Sociali Sant’Antonio Cooperativa Sociale che quotidianamente assistono gli anziani che dimorano a San Bernardino fortunatamente funzionano. Personale che indossa camici, guanti, protezioni per le scarpe e mascherine FFP2 oltre a disinfettanti e antibatterici che, da quanto si sa, vengono forniti anche ai quattro medici che frequentano la struttura per l’assistenza ai rispettivi pazienti. Negativi, come detto, anche i tamponi degli operatori del Pronto Soccorso dell’ospedale di Agnone (1 medico e 4 infermieri) che avevano avuto contatti col sanitario di Riccia risultato positivo al covid-19. Medico questo che aveva svolto un turno di servizio di notte presso il P.S. del San Francesco Caracciolo nei primi giorni di questo mese.
I quatto sospettati si erano messi prudentemente in auto quarantena per due settimane senza aver avuto sintomi del coronavirus. Agnone tira così un vero sospiro di sollievo, mentre la popolazione continua fermamente ad osservare i noti DPCM (Decreto Presidente Consiglio dei Ministri) restando tappata in casa e uscendo solo per massima necessità.
Vittorio Labanca
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