Coronavirus Poggio Sannita, amaro sfogo di Nicola Di Filippo: “Ho denunciato chi ha commesso cose inaccettabili”
Il problema dell’assistenza agli ospiti delle case di riposo preoccupa e non poco i titolari delle strutture. Soprattutto in Alto Molise dopo che la ‘Tavola Osca’ di Agnone ha visto 23 casi di positività al covid-19. Tutti cercano protezione, informazione, tutela, in particolare da sindaci e amministratori.
Così Nicola Di Filippo, responsabile della casa di riposo “De Horatiis” di Poggio Sannita ha scritto una lunga lettera anche per stigmatizzare il comportamento di suoi colleghi.. “Ho appreso che il Comune (olo) oggi (rispetto al 3 aprile 2020) ha finalmente inviato (almeno) una PEC all’Asrem per sapere quanti tra i contagiati siano poggesi.
E’ importante che si sappia perché molti che hanno avuto contatti con questa/queste persona/e fino al 2 aprile 2020, ancor oggi risiedono e girano loro malgrado ignare per il paese e si relazionano con altre persone. Ringrazio e abbraccio le operatrici che hanno avuto la esemplare correttezza di comunicare pubblicamente la loro positività e ringrazio anche quelle che, grazie a dio risultate negative, sono rimaste comunque operose al loro posto di lavoro, nonostante tutto. Imparino da queste ragazze coloro che, sebbene tenuti a pronta e inequivoca denuncia dei fatti quando appena accaduti, hanno vigliaccamente privilegiato un peccaminoso egoismo, avido di silenzi e clandestinità; un egoismo, un silenzio, una clandestinità che corriamo il rischio, ora, di dover pagare noi, indistintamente.
E lo pagheranno quelli di noi che hanno forse troppo spesso, in passato, permesso che si creassero i presupposti di cui oggi guardiamo le conseguenze e su di esse piangiamo, e anche quelli di noi che, pur sapendo che troppo spesso qualcuno era da altri esageratamente spalleggiato fino all’illecito, hanno preferito non curarsene, perché la cosa era lontana, non li riguardava direttamente, e non gli apparteneva.
Ora che nessuno di noi è più al sicuro, poiché il problema potrebbe per semplice sorte toccare chiunque e pesantemente, abbiamo ritrovato almeno la decenza di schifarci di fronte a simili atteggiamenti, di simili soggetti. Affinché allo sdegno segua per tutti la reazione attiva, per far si che non si ripetano più cose del genere, forse occorrerà altro tempo, e una più personale e vicina partecipazione al dolore. Io so e ho denunciato. Come sempre nella mia vita quando ho ritenuto che qualcuno avesse commesso cose inaccettabili. L’ho fatto ieri.
L’ho rifatto stamattina e sono pronto a tornare dai Carabinieri anche domani, salvo che chi deve si muova prima di me e dia segno concreto di presenza dello Stato. In una situazione che sta volgendo al tragico, non è più accettabile la totale assenza di chi dovrebbe tutelare la salute dei propri cittadini. Che qualche cittadino serbi silenzio, ci può stare. Che lo facciano anche le amministrazioni, preoccupa“.
Vittorio Labanca
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