“Dona” ai familiari il finanziamento per le imprese, incastrato dalla Guardia di Finanza
Controlli sui finanziamenti previsti dal decreto liquidità, scoperto imprenditore che ha distratto i fondi elargitigli per fronteggiare l'emergenza epidemiologica covid-19 per scopi personali
A seguito della congiuntura emergenziale dovuta al “Covid-19”, assume particolare cogenza il Decreto Liquidità (DL 23/2020), e le successive modifiche introdotte a tale testo normativo, varato dall’autorità di Governo per far fronte alle esigenze delle aziende che si sono trovate, e si trovano, in gravi difficoltà economiche.
Alla Guardia di Finanza, in ordine ai finanziamenti alle imprese derivanti dalla normativa emergenziale, è riservato l’intervento, quale forza di polizia economica finanziaria, nella fase di effettiva elargizione delle somme affidate.
In tale contesto, nella mattinata di oggi, personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Isernia, in esecuzione di un Decreto di Sequestro Preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Isernia, Dott. Michele Caroppoli, ha proceduto a perquisizioni e sequestri nei confronti di una società pentra, operante nel settore delle costruzioni e ristrutturazioni edili.
I militari hanno raggiunto l’amministratore della società, ponendo sotto sequestro, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, valori e liquidità finanziarie nella disponibilità di questi per un valore di 20.000 euro, corrispondenti all’illecito profitto ottenuto per aver distratto finanziamenti ottenuti con garanzia dello Stato.
Il sequestro preventivo oggi eseguito, primo in Italia in tale ambito, è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Isernia all’esito delle indagini svolte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Isernia, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Alessandro Iannitti sotto la direzione del Procuratore della Repubblica Dott. Carlo Fucci.
E’ emerso che l’amministratore, ottenuti cospicui fondi in base ai criteri previsti dal Decreto Liquidità, nonostante si trattasse di somme vincolate nell’utilizzo, ha pensato bene di trasferire fraudolentemente una grossa parte dell’importo ricevuto, dapprima sul suo conto personale e, successivamente, sul conto personale di familiari “per donazione”.
L’attività eseguita oggi, sottraendo alla società ed al suo amministratore le somme corrispondenti all’illecito profitto ottenuto dall’attività criminale, a seguito della distrazione del finanziamento garantito, impedirà ai responsabili di godere di tali illeciti guadagni.
La Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza di Isernia continueranno ad essere impegnate in prima linea a contrastare i fenomeni di indebito accesso ai benefici messi in campo dallo Stato, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese correttamente ed indirizzate alle imprese, bisognose, mai come in questo momento così tragico che sta vivendo il Paese.
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