Incidente ad Ateleta, trovato ed arrestato l’uomo che ha investito i giovani motociclisti
Si sono concluse le ricerche sull’uomo che ha causato l’incidente mortale ad Ateleta. L’uomo è stato trovato dai carabinieri in stato confusionale all’interno del territorio di Ateleta. Condotto presso la locale stazione è stato sottoposto agli accertamenti dell’alcol test e drug test presso l’ospedale di Castel di Sangro.
I testimoni presenti sul luogo dell’incidente hanno raccontato di aver visto l’investitore nel panico dopo aver travolto la moto sulla quale viaggiavano i due ragazzi. Il 32enne riportava lesioni giudicate guaribili in 30 giorni mentre la passeggera 26enne, in conseguenza delle gravi lesioni riportate, decedeva presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Castel di Sangro ove era stata trasportata per le cure del caso.
I Carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro, dopo aver effettuato i rilievi dell’incidente ed assicurato le fonti di prova, organizzavano una caccia all’uomo nelle campagne circostanti e nei vicini centri abitati, protrattasi per tutta la notte. Nella mattinata odierna, la persona ricercata veniva ritrovata all’interno della sua abitazione dove si era infine nascosto in preda al panico e stremato dalla notte passata in fuga.
Gli investigatori dell’Arma, sulla base degli elementi di prova raccolti nel corso delle indagini, corroborati dai risultati delle analisi sui fluidi biologici che evidenziavano positività ai cannabinoidi, sottoponevano il soggetto a fermo di polizia giudiziaria per i reati di omicidio stradale aggravato poiché commesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, omissione di soccorso e lesioni personali stradali. L’A.G. di Sulmona, in attesa della convalida del provvedimento restrittivo, disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Questa notte l’attrice Daniela Terreri è stata la prima ad avvisare i soccorsi mentre raggiungeva la sua località estiva di Pescopennataro “Io stavo andando a Pescopennataro, l’incidente era appena successo, mi sono fermata e ho illuminato con la macchina i due ragazzi a terra sul ciglio della strada e ho chiamato i soccorsi. Due altri ragazzi in un’altra macchina che si era fermata davanti sono scesi ma io non ce l’ho fatta ad avvicinarmi e mi sono messa poi con la torcia del telefonino a far rallentare le macchine fino all’arrivo dei soccorsi. Ho pregato per loro. Che dolore leggere che la ragazza non ce l’ha fatta!“
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