Irregolarità sui documenti dei pascoli a Barrea e Alfedena, continuano i controlli dei Carabinieri Forestali
Nell’ambito dei controlli di Polizia Veterinaria per verificare la corretta detenzione degli animali da reddito e l’attuazione delle disposizioni per lo spostamento degli animali per ragioni di pascolo, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castel di Sangro, hanno effettuato una serie di controlli al fine di monitorare la transumanza, l’alpeggio e il pascolo vagante: pratiche ancora molto diffuse nelle montagne abruzzesi.
Unitamente al personale medico della ASL n. 1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila – Servizio Veterinario di Castel di Sangro, i Militari hanno accertato, presso una azienda agricola in comune di Barrea, la presenza di 10 carcasse di ovini (morti, verosimilmente, per predazione da orso), non risultate in regola con le norme relative all’identificazione, procedendo, di conseguenza al loro sequestro, in quanto di provenienza sconosciuta.
Da un controllo stradale effettuato sulla SS 17, è stato accertato che 4 bovini e 1 equino venivano trasportati in assenza della documentazione contenente le informazioni previste dalla legge, mentre 2 bovini risultavano sprovvisti del doppio marchio auricolare di identificazione, da apporre entro 20 giorni dalla nascita e, in ogni caso, prima che l’animale lasci l’azienda.
Numerose ispezioni sono state effettuate presso le aziende zootecniche dell’Alto Sangro, al fine di verificare se le condizioni di detenzione degli equidi fossero in linea con le direttive imposte dall’Unione Europea, nonché per prevenire l’eventuale diffusione di malattie infettive. E’ stato accertato che alcuni allevatori non avevano provveduto a comunicare all’autorità competente il passaggio di proprietà dei loro animali, entro 7 giorni dalla vendita.
Per quel che riguarda le procedure per la movimentazione degli animali per ragioni di pascolo, è stato accertato che, nelle aree pascolive del Comune di Alfedena, in località “Campitelli”, era stata introdotta una mandria di circa 100 bovini, sprovvista del certificato di origine e sanità e senza che il proprietario avesse presentato, almeno 15 giorni prima della partenza, la prescritta richiesta di autorizzazione.
Le irregolarità al Regolamento Comunitario n°1/2005, al D. Lgs 151/2007 (inerente gli obblighi di avere sul mezzo i documenti di trasporto degli animali) e diverse altre norme sanitarie ravvisate durante i controlli, hanno portato i militari a contestare una serie di verbali amministrativi, per un importo complessivo di euro 20.000,00, oltre al sequestro amministrativo di 10 ovini.
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