Ladri in azione ad Agnone
Furto con scasso ieri sera (25 febbraio) in salita Castelfidardo di Agnone, rione che s’affaccia sul corso principale della cittadina.
Erano circa le 19.30, momento del passeggio ad Agnone, quando tre malviventi con il viso coperto hanno forzato la porta dell’abitazione di un operaio intrufolandosi in casa approfittando dell’assenza dell’intero nucleo familiare recatosi in piscina.
Un piano criminoso perfetto: il tempo di prendere alcuni fucili, che l’uomo aveva regolarmente denunciato e custoditi in casa, e sembra anche di soldi liquidi che lo stesso avrebbe prelevato in banca, quindi la fuga con l’auto in moto parcheggiata davanti l’abitazione dove un terzo complice aspettava i ‘compari’ per la fuga.
Ma, come spesso accade, non tutto è filato liscio. Combinazione ha voluto che nel momento in cui i tre stavano dandosi alla fuga, proprio sulla soglia dell’abitazione, si sono trovati l’intera famiglia che rientrava in casa.
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L’operaio agnonese ha immediatamente reagito all’aggressione dei ladri intraprendendo una colluttazione con i malfattori che sono riusciti a fuggire non senza difficoltà a bordo di una Mercedes attraversando il senso unico di via Castelfidardo, imboccando quindi la Circonvallazione per poi procedere in direzione della fondovalle Verrino e facendo così perdere le proprie tracce.
Da quando si sa, l’operaio agnonese sarebbe riuscito a sfondare un finestrino del mezzo nella disperato tentativo di acciuffare uno dei malfattori e ricordare appena due cifre o lettere della targa dell’auto tedesca usata per la fuga. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Agnone e le ambulanze del 118.
L’agnonese avrebbe subito un forte colpo alla spalla mentre la moglie in evidente stato di shock avrebbe avuto anche altre complicazioni dovute allo spavento. Entrambi dopo le prime cure dei sanitari al San Francesco Caracciolo sono stati trasferiti all’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia.
Ora gli inquirenti sono sulle tracce dei tre avendo a disposizione alcuni elementi per le indagini come l’auto col finestrino rotto e certamente un uomo con i segni sul viso dovuti alla colluttazione. L’area, teatro dell’evento, purtroppo, non è coperta da videosorveglianza.
Vittorio Labanca
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