Muore il centenario zì Michele Ingratta
Nella casa di riposo “Cosmo De Horatiis” di Poggio Sannita (Isernia), ieri pomeriggio 29 aprile, si è spento serenamente (di vecchiaia, non di Covid-19) zi’ Michele Ingratta, il primo centenario di Villacanale di Agnone (in provincia di Isernia), che era stato lungamente festeggiato per oltre due mesi da familiari, parenti, amici e persino dai compaesani emigrati in Canada. Nato il 21 novembre 1919, zi’ Michele (meglio conosciuto come “Varritta”) era un contadino ed un operaio molto partecipe della vita della sua piccola comunità.
Tra tante altre cose, è stato uno dei protagonisti del locale gruppo folk “Valle del Sole” e dell’associazione culturale “Nuova Villacanale”. Ha sempre fatto parte del comitato parrocchiale per le festività religiose e ricreative e, pure per questa sua devozione ed attaccamento alla chiesa del borgo, per venti anni, da pensionato, ha fatto anche il sacrestano. Per questa sua cura dell’edificio sacro e del campanile, gli era stata regalata da amici e parenti una vera e propria campana in miniatura del peso di 4 kg personalizzata dall’artista Paola Patriarca e fusa dalla Fonderia Marinelli di Agnone in occasione del giro di boa del secolo.
Sposato per oltre 70 anni con Fiorina Mastronardi, che lo ha preceduto qualche anno fa pure lei quasi sulla via del centenario, zi’ Michele ha generato sei figli di cui cinque sono viventi, mentre il primogenito è morto adolescente nei pressi di Loreto, nelle Marche, a causa di un residuato bellico. Due dei figli vivono in Agnone e tre a Roma. Oltre al dolore, nella comunità di Villacanale c’è molto rammarico perché, a causa delle normative sulla prevenzione del coronavirus, non è consentito alla popolazione dare l’ultimo saluto ad un personaggio così tanto conosciuto ed amato. Il funerale, si svolgerà, infatti, in forma strettamente privata.
Vittorio Labanca
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