E’ la scuola che dà immediatamente posti di lavoro. Parliamo dell’Alberghiero di Agnone che catalizza anche molti studenti provenienti dal vicino Abruzzo. Mentre gli studenti sono alle prese con l’esame di maturità la scuola dovrà lasciare l’edificio di via Lucci che non è a norma per trasferirsi in altro istituto. Ma il problema riguarda le cucine del plesso scolastico ed il costo che si deve sostenere per il trasloco e la nuova attrezzatura tecnica. Un problema che rimbalza fra le varie amministrazioni scolastiche e che ha preso anche una piega politica.

“Per il Trasferimento Cucine Ipseoa Agnone – sottolinea la vicesindaco di Agnone Linda Marcovecchio – tanto per far chiarezza, la Provincia di Isernia non ha ancora la facoltà di poter procedere all’affidamento dei lavori poichè la proposta di riprogrammazione delle economie dei fondi FSC 2000-2006 deve essere approvata a Roma dal “Servizio Coordinamento Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”. Soltanto a seguito di tale approvazione la Regione Molise potrà trasmettere alla Provincia di Isernia gli atti relativi alla concessione del contributo di 165 mila euro e relativo disciplinare e di qui, a seguire, l’intesa stipulata tra le forze politiche regionali che hanno a cuore le sorti del nostro territorio, che per questo si ringraziano, potranno monitorare l’avanzamento celere dei lavori che la Provincia di Isernia non ha motivo di ritardare nell’interesse comune di dare agli studenti i giusti e necessari spazi per svolgere le attività didattiche“.

Ma secondo Andrea Di Luicente, consigliere Regionale, già all’apertura del prossimo anno scolastico l’Alberghiero di Agnone dovrebbe avere nuova ed efficiente sistemazione. “I soldi per l’Alberghiero di Agnone li avevamo già trovati – asserisce in una nota dalla maggioranza regionale, Di Lucente – adesso con una mozione a firma congiunta col collega penta stellato Andrea Greco, chiediamo che i soldi vengano monitorati e i tempi rispettati. A settembre le cucine dovranno essere pronte e utilizzabili dai ragazzi“.

Speriamo che le promesse prendano piede e non si vanifichino in una fumata di bruciato. Ciò soprattutto per i ragazzi dell’Ipseoa per quelli che viaggiano con enormi sacrifici per frequentare una scuola che davvero offre possibilità lavorative già prima della maturità.

 Vittorio Labanca