‘Operazione Robin Hood’, arrestati gli autori della truffa e restituiti 24 mila euro a Gamberale
Una truffa mirata a derubare i cosiddetti “Paperoni” dalle “pensioni d’oro”. Fra questi anche il manager agnonese Vito Alfonso Gamberale, fra i primi a denunciare nel febbraio 2018 il disegno criminoso messo in essere nei suoi confronti, non vedendo accreditare sul suo conto corrente la pensione mensile pari a 24 mila euro.
I malviventi erano riusciti a clonate conti correnti e documenti al punto di dirottare le pensioni su istituto bancari esteri. A farne le spese con Gamberale anche l’ex presidente di Anas Pietro Ciucci e l’ex leader della Cisl, Raffaele Bonanni e l’Amministratore Delegato di Poste Italiane e vicepresidente Sia Massimo Sarmi. La denuncia di Gamberale alla Procura della Repubblica di Roma fece così aprire le indagini.
L’operazione “Robin Hood” dei Carabinieri di questi giorni ha portato all’arresto di cinque persone italiane (1 in carcere e 4 sottoposte ad arresti domiciliari), le quali, grazie alla complicità di un dipendente dell’Inps (deceduto da qualche tempo) ed una talpa al Municipio di Roma (Municipio VIII) erano riusciti a sottrarre documenti e dati sensibili delle vittime e sono stati ritenuti responsabili di falso, truffa, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e sostituzione di persona.
“Grazie anche alla collaborazione dell’Inps – fanno sapere le Forze dell’Ordine – sono stati recuperati e restituiti 24 mila euro derivanti dalle pensioni delle vittime, che erano stati dirottati su un conto corrente tedesco; un’autovettura Fiat 500 L del valore di 15 mila euro, acquistata mediante la sottoscrizione di un finanziamento con documentazione risultata falsa“. I Carabinieri hanno impedito anche il tentativo di accensione di un finanziamento per l’acquisto di un televisore, una playstation ed un iPhone presso un negozio della Capitale per un valore di euro tremila euro.
Vittorio Labanca
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