Mentre infuriano ancora le polemiche per la mancata riapertura della scuola materna di Pescasseroli, un’altra bufera si scatena nella cittadina per i problemi legati ai disservizi della farmacia comunale, impossibilitata a fornire i medicinali prescritti a causa dei debiti accumulati per oltre centomila euro. A riferire quanto sta accadendo in questi giorni, sono i consiglieri di opposizione, Carmelo Giura e Gloriana La Cesa, che considerano la vicenda il “simbolo del fallimento dell’azione amministrativa”.

“Questa mattina – racconta il gruppo di opposizione – il farmacista comunale si è recato in Municipio per segnalare l’interruzione di forniture da parte della Sofar, (società fornitrice) a causa del mancato pagamento di fatture per circa 100mila euro. La segnalazione è però caduta nel vuoto, essendo assenti sindaco, vicesindaco e responsabile dell’ufficio finanziario. I disservizi, però – proseguono i consiglieri di opposizione – non finiscono qui, perché oltre a non poter evadere le ricette prescritte, non si è provveduto neppure all’affitto del software necessario all’inventario dei medicinali, operazione che occorre portare a termine entro il 27 settembre, quando la farmacia passerà al nuovo gestore, l’unico ad aver risposto al bando di affidamento indetto dal Comune”.

Secondo quanto denunciano i consiglieri, la spesa per il noleggio del software è davvero irrisoria, aggirandosi intorno ai mille euro e a pochi giorni dalla consegna non è ancora stato possibile procedere all’inventario. Il gruppo di opposizione punta il dito anche contro lo stesso affidamento in gestione. “Ad eccezione di quest’ultimo quinquennio- sottolineano- la farmacia aveva sempre avuto un bilancio in positivo, portando costantemente soldi nelle casse comunali. Con un provvedimento dissennato, sulla cui correttezza legislativa abbiamo sempre avanzato dubbi, è stato invece deciso di affidarne la gestione all’esterno”.

Claudia Sette