Pre campagna elettorale al veleno in un paese dell’Alto Sangro
Screditare l’avversario nel tentativo di confermare il consenso o conquistarlo è antica arte politica mai passata di moda. In un paese dell’Alto Sangro, interessato alle elezioni di primavera per il rinnovo del consiglio comunale, le cose vanno assai diversamente. Si è passati ad intimidire alcuni esercenti ammonendoli a non attuare atteggiamenti propagandistici. A parere di uno pseudo benpensante a caccia di voti:“danneggerebbero l’immagine del paese”.
Sembra essere questo il leitmotiv che accompagnerà l’imminente tornata elettorale, di fatto, già iniziata da qualche tempo in questo piccolo centro a circa quattro mesi dall’appuntamento alle urne. Lo scopo, ovviamente, è creare ansia tra i “dissidenti”. Insomma è vietato criticare o enfatizzare gli insuccessi macroscopici degli avversari politici o affermare le proprie legittime idee: o con noi – sempre e comunque – o stai contro. Non ci sono alternative.
Gesti di debolezza – patetici – ripetuti in più occasioni ma che, fortunatamente, hanno lasciato traccia in un telefonino. “ Ho almeno 90 giorni di tempo per renderlo noto a chi di dovere” confida una persona molto infastidita più che intimorita dall’inaspettato e sgradevole dialogo sostenuto con un interlocutore nervosissimo. “Chissà cosa penserà il tuo datore di lavoro quando saprà che stai ad appoggiare quell’altra lista e che frequenti certi ambienti”.
In un altro caso, ci si rivolge ad una lavoratrice: “Mi fa piacere che ti stai impegnando politicamente, ci mancherebbe, ma non contare sul mio voto, io sto dall’altra parte”. E “chissenefrega” pensava in cuor suo la giovane donna che lo aveva fatto entrare in casa per un gesto di cortesia.
Inspiegabile lo scatto fotografico eseguito al’interno di un’attività commerciale di un amministratore in carica. Insomma, si tenta maldestramente d’instaurare un clima squallido, improntato a creare tensioni e far giocare la “partita” su un tappeto più agevole rispetto a quello della dialettica politica.
Atteggiamenti mai visti e sentiti finora in questo paese, meta di turisti romani e napoletani. Ma non ci si perde d’animo. Su ebay si cercano mini telecamere e microfoni perchè si vogliono immortalare le gesta dell’autore di questi messaggi intimidatori. L’auspicio è che non si continui più sulla scia del terrore. E non è da escludere che, prima di finire in mano all’ autorità giudiziaria, si possano ascoltare delle soprendenti conversazioni.
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