Ritrovati gli orsetti di Amarena, erano nascosti vicino il luogo dell’uccisione
Nascosti ed impauriti, nella tarda serata sono stati trovati i due orsetti rimasti orfani della mamma Amarena dopo essere stata uccisa a fucilate a San Benedetto dei Marsi.
I piccoli orsetti hanno fatto perdere le loro tracce subito dopo l’esplosione di un colpo di fucile, che ha lasciato senza vita la loro mamma, per mano di un uomo del posto fermato immediatamente dalle forze dell’ordine.
Le ricerche sono partite immediatamente per soccorrere gli orsetti che ancora non svezzati, senza la protezione e le cure della madre, non potevano sopravvivere in un ambiente difficile ma soprattutto con la presenza di predatori.
I due cuccioli di orso si sono nascosti nella vegetazione circostante in attesa dell’arrivo della loro madre. Un’attesa che purtroppo non avverrà mai.
I carabinieri delle Stazioni di San Benedetto dei Marsi e Ortucchio, del nucleo Parco Pescasseroli, coadiuvati dai Guardia Parco e personale del servizio veterinario messi a disposizione dell’Ente Parco, hanno perlustrato tutta la zona riuscendo ad individuare i due orsetti
La parte difficile di tutta l’operazione di soccorso riguarda proprio la cattura e sopravvivenza dei due cuccioli in quanto dovrà essere messo in atto un protocollo di protezione ma soprattutto di svezzamento per consentire loro di raggiungere l’età matura per nutrirsi con cibi solidi.
Una procedura ancora mai sperimentata dall’ente Parco che, siamo certi, metterà in campo tutte le forze a disposizione per far sopravvivere i due cuccioli dell’orsa Amarena.
Tante le raccomandazioni durante questa fase delicata per consentire la cattura dei piccoli orsi, tra i tanti messaggi anche quello del governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
“Ho sentito il generale Giampiero Costantini comandante dei Carabinieri forestali in Abruzzo e il direttore del Parco nazionale Luciano Sammarone.
Forestali e Guardiaparco sono impegnati giorno e notte nel tentativo di rintracciare e catturare i cuccioli di Amarena per metterli in salvo.
I cuccioli sono stati avvistati ma purtroppo non è facile prelevarli, sono troppo giovani per essere narcotizzati.
La presenza di troppe persone che si stanno recando sul posto, pur con la lodevole intenzione di collaborare alle ricerche o per semplice curiosità, rende più complicata questa operazione già difficile.
Ringrazio Carabinieri forestali e Guardiaparco per l’encomiabile attività che stanno conducendo, e invito tutti a non recarsi sul posto senza giustificato motivo: il modo migliore di contribuire al ritrovamento e alla messa in sicurezza dei cuccioli è quello di lasciar lavorare gli specialisti nelle migliori condizioni possibili.
Confermo la volontà della Regione di costituirsi parte civile nel processo che seguirà, ma nello stesso tempo condanno le minacce e le intimidazioni che hanno raggiunto l’autore colpevole di questa uccisione, minacce che hanno costretto le forze dell’ordine a istituire un servizio di sorveglianza a tutela della sua incolumità.
A un atto incivile non si risponde con la barbarie”.
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