Roccaraso Covid: contagi oggi salgono a 4 casi totali
Si aggrava ulteriormente il dato del Covid a Roccaraso. I contagi oggi sono riferiti ad un nucleo familiare circoscritto che portano a 4 il numero totale dei cittadini roccolani entrati in contatto con il virus.
Questa seconda ondata si sta estendendo su tutto il territorio italiano con estrema facilità. Sicuramente il comportamento adottato dai cittadini dello stivale nel periodo estivo ha agevolato la diffusione del virus.
Le vacanze estive passate all’estero, dopo essere state il probabile veicolo per contagiare nuovamente l’Italia, ci hanno proiettato nuovamente nella battaglia contro il Covid. Con il nuovo Dpcm del Governo si tenterà di arginare il virus senza danneggiare nuovamente l’economia delle PMI, ma la strategia economica-finanziaria è davvero debole.
Intanto il sindaco di Roccaraso Francesco di Donato, per arginare la crescita dei positivi nel proprio territorio, ha allestito nei pressi della sede comunale un punto per effettuare i tamponi rapidi: “Da questo pomeriggio, sotto il coordinamento dei medici di base, a Roccaraso ci si potrà sottoporre al tampone rapido. Abbiamo attrezzato un’area nel porticato del palazzo del Comune e su prenotazione (chiamando al numero 0864.847188 dalle 9 alle 12:30) ci si potrà sottoporre al test“.
“Sono infatti convinto – aggiunge il sindaco Di Donato – che solo con un’azione di screening intensiva, diffusa e rapida si potrà cercare di gestire la curva del contagio. Chi risulterà positivo al test rapido sarà poi sottoposto al tampone della Asl. Non è un passaggio preliminare inutile ma uno strumento in più per disegnare la mappa del contagio sul nostro territorio. Anche perché la diffusione del virus è costante: oggi le autorità sanitarie mi hanno comunicato un nuovo caso, il quarto, di persone residenti a Roccaraso. Bisogna lavorare tutti insieme sulla prevenzione, sul rispetto delle regole e su un’azione di diagnosi rapida“.
A Roccaraso, tuttavia, si avvicina la stagione turistica per eccellenza, quella del turismo invernale legato allo sci. In questa fase di incertezza il Governo dovrebbe pianificare anche una eventuale soluzione economica per la perdita del fatturato aziendale, al perdurare di questa emergenza sanitaria.
Basta pensare al settore alberghiero in Alto Sangro per capire la dimensione delle perdite economiche e forza lavoro, nel caso in cui si arrivasse al 3 dicembre senza un piano di rientro economico per i lavoratori stagionali. Sarebbe una vera ecatombe.
Solo dall’azienda che gestisce gli impianti di risalita del Consorzio SkiPass Alto Sangro, centinaia di persone vengono assunte per consentire utilizzo in sicurezza delle cabinovie e seggiovie, senza pensare ai baristi, camerieri, cassieri, maestri di sci, manutentori, rent ski, bazar e l’elenco diventa interminabile.
Avere la certezza dello stipendio sicuro, quando si riveste una professione pubblica, permette di vivere una serenità economica diversa durante il periodo pandemico. Ma quando si lavora nel settore terziario, si vive un momento di angoscia tale da rendere incerto il futuro economico delle attività.
Manca appena un mese per prendere le giuste decisioni. Non arriviamo al primo dicembre per poi correre ai ripari.
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