È giunta in redazione la segnalazione di un cittadino che ha rinvenuto diverse decine di pneumatici usati abbandonati nel bosco lungo la Strada Provinciale 84, al confine tra Castel di Sangro e San Pietro Avellana, mentre si trovava alla ricerca del pregiato tartufo bianco.

Uno spettacolo increscioso che ha deturpato uno dei luoghi più suggestivi della “Strada vecchia per San Pietro Avellana” dove la natura incontaminata riesce a trasmette un senso di serenità a coloro che scelgono di passeggiare su questa strada, poco utilizzata, immersa nel bosco.

Un vero e proprio colpo allo stomaco vedere decine e decine di pneumatici usati che, siamo certi, verranno rimossi tempestivamente da una ditta specializzata per ripristinare quell’angolo di paradiso naturale, variopinto dai multicolori del foliage autunnale.

Per dirla tutta, chi ha commesso questo tipo di reato ambientale è di quanto più idiota si possa essere per alcuni aspetti prettamente tecnici: quando si acquista un pneumatico nuovo, nel prezzo di acquisto è già compreso il prezzo di smaltimento del pfu (pneumatico fuori uso) equivalente a 1,80 euro. Pare del tutto assurdo che il meccatronico (questa è la nuova figura del gommista) decida di disfarsi del pneumatico gettandolo nella natura. Lo smaltimento pneumatici usati è assolutamente gratuito.

Il discorso cambia se il “criminale ecologico” sia un abusivo che, non essendo registrato alla camera di commercio, abbia compiuto questo scempi0 ambientale. Sebbene la zona non sia particolarmente frequentata dal passaggio automobilistico, risulta essere molto frequentata dai cercatori di tartufo bianco.

Chissà che i Carabinieri Forestali, nell’intento di combattere la pratica della cerca notturna fuori orario consentito del tartufo bianco, non abbia piazzato qualche fototrappola immortalando l’ignaro “coglionazzo” citando una definizione perfetta dell’immortale Fantozzi. Chissà.

Michele Di Franco