‘Sr 479 sannite’, verità virtuali. Gentile replica al presidente Caruso
Eustachio Gentile, Commissario straordinario della Comunità Montana Valle Peligna interviene, a seguito dell’articolo “Sr 479 Sannite, Caruso torna alla carica per il passaggio all’Anas”, precisando attraverso una nota la questione della strada che collega Villetta Barrea-Passo Godi- Scanno -A24, sentendosi direttamente chiamato in causa.
“Francamente, con tutto il rispetto che si deve al Presidente Caruso, la sua stizzita reazione al civile e democratico ordine del giorno sulle problematiche che investono la ex SS479 approvato dalla C. del Parco, dove è intervenuto, a difesa delle ragioni della Provincia, il mio amico Gianluca Alfonsi, mi ha sorpreso non poco. Forse questa reazione potrebbe essere dovuta ad un eccessivo affaticamento di questi primi mesi alla guida della Provincia oppure a quando i conti non tornano. E quando non tornano, si ricorre sempre alla solita litania. La colpa è sempre di quelli che ci sono stati prima. Quando la finiremo di ragionare in questo modo?
In ogni caso, della riclassificazione di tutta una serie di strade provinciali con il trasferimento della gestione all’Anas, ne sono riuscito ad avere notizia, sicuramente per colpa mia, solo in data 4 agosto 2017. Lo stesso, giorno cioè, del Presidente Caruso che è ripreso in una bella foto di gruppo con il Presidente D’Alfonso ed altri suoi colleghi.
Poi è seguita una mia nota in data 29 agosto a lui inviata e rimessa per conoscenza anche al Presidente D’Alfonso per segnalare la questione della necessaria riclassificazione della strada x SS479. Problematica che sicuramente il Presidente Caruso non poteva conoscere. A seguito di questa mia sollecitazione egli ha scritto una nota al Presidente D’Alfonso perorandone la giusta causa per la quale gliene ho dato atto più volte pubblicamente. Numerose altre sono state le iniziative da me intraprese che ometto di citare per ovvie ragioni di spazio. Comunque, che che se ne dica, la riclassificazione della strada è tutt’altro che scontata essendo nel frattempo stata approvata, dal Governo, la fusione tra l’Anas e le Ferrovie.
Trovo poi sorprendenti le affermazioni attribuite al Consigliere Gianluca Alfonsi quando parla dei lavori “prontamente realizzati” ai quali è seguita la “pronta riapertura della strada” nei pressi di Villetta a causa di una piccola frana. Non è stato fatto alcun lavoro. (Fake news?) Ma solo delle semplici verifiche che ne hanno permesso la riapertura, a senso unico alternato, grazie all’impegno del Comune di Villetta che ha sottoscritto un accordo di programma con l’Ente provinciale dopo venti giorni di ingiustificata chiusura che ha provocato disagi e polemiche a non finire. Disagi che mi sono permesso di segnalare più volte al Presidente Caruso.
Forse Gianluca, tenuto conto che la provincia de L’Aquila gestisce circa 1800 km di strade, si sarà sicuramente confuso con qualche altra arteria perché, non solo i lavori non sono mai iniziati anche perché, pare, che le risorse assegnate dalla provincia al Comune di Villetta dovranno essere calate nel prossimo bilancio di previsione. Ma nel frattempo, poco distante, caro Gianluca, è crollato un altro pezzo di muro di sostegno della parte a monte della strada che fa oggi bella mostra di sé per cui forse i 120 mila Euro previsti rischiano di non bastare più.
Venerdì scorso, a Scanno si è svolta una partecipata e civilissima assemblea pubblica, promossa dal Comitato cittadino “Scanno prima di tutto – Strada sicura”, alla quale il Presidente Caruso non ha potuto partecipare per ragioni famigliari note. Ci aspettiamo tutti che buona parte di quegli 11 milioni di Euro saranno spesi in una o più delle 54 emergenze censite proprio dalla Provincia lungo la ex SS479 come ha sostenuto il Cons. prov. Del PD Fabio Camilli presente alla riunione. Mancherebbe solo l’imbarazzo della scelta.
Ill.mo Presidente, l’aspettiamo nei prossimi giorni a Scanno nota anche per la sua cortese e collaudata ospitalità, insieme al Presidente D’Alfonso. Basta stabilire una data certa. Questi sono quei momenti che, se interpretati con una visione lunga e giusta, sono forse gli unici in grado di riavvicinare i cittadini a quella politica che viene invece percepita come sempre più lontana dai bisogni della gente e a tutt’altre faccende affaccendata. E questo accade soprattutto nei confronti dei piccoli comuni montani”
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