Truffa da coronavirus, i delinquenti adesso si spacciano da medici per eseguire i tamponi test
Il coronavirus non frena la delinquenza, anzi sta spronando sempre più i malviventi pronti a truffare soprattutto gli anziani abitanti nei piccoli centri che, con la scusa di essere operatori sanitari che devono effettuare dei tamponi fasulli, s’intrufolano nelle abitazioni per razziare. L’allarme è lanciato dai Carabinieri che in questo periodo di Covid-19 sono impegnati a portare conforto e soccorso a chi ne ha bisogno.
“In questo periodo di emergenza – fanno sapere dall’Arma – ancor più importante risulta la prosecuzione del servizio svolto dalle pattuglie dell’Arma della Compagnia di Isernia che come già avvenuto nelle settimane scorse stanno effettuando in caso di necessità la consegna di medicinali salvavita ed attrezzature medicali. Oltre alle doverose attività di controllo del territorio finalizzate ad assicurare il rispetto delle disposizioni emanate per contenere il fenomeno del contagio l’azione dei Carabinieri è indirizzata agli interventi di soccorso in supporto alla cittadinanza che necessita di aiuto, specialmente a favore dei più anziani e degli ammalati cronici.
In particolare, nella giornata di ieri, un’anziana donna 80enne sofferente di diabete, residente in un paese della provincia, si è rivolta al “112” per chiedere l’aiuto dell’Arma poichè aveva necessità di reperire un importante medicinale considerato che nel centro in cui risiede non è presente la farmacia. Il militare addetto al “112” prontamente ha inviato presso l’abitazione della richiedente la pattuglia più vicina, presente sul territorio, i cui componenti hanno bussato alla porta dell’anziana che alla vista dei Carabinieri ha manifestato grande gratitudine ed assoluta riconoscenza per la puntuale presenza. Il medicinale acquistato dalla farmacia è stato celermente consegnato all’interessata che è stata rassicurata in ordine a future richieste di assistenza.
I militari invitano i cittadini, soprattutto quelli anziani dei piccoli centri a diffidare da richieste telefoniche o di aprire la porta a persone sconosciute, vestiti con abiti simili a quelli che indossano gli operatori sanitari o i medici, con le mascherine al viso, giunti per eseguire accertamenti clinici/tamponi riferiti all’emergenza del coronavirus. Proprio in questo periodo i malviventi approfittando dello stato d’animo delle persone, soprattutto le più sensibili, cercano di carpire la loro fiducia mettendo a segno furti e truffe.
I delinquenti studiano le vittime da colpire, prediligendo gli anziani perché maggiormente esposti (statisticamente) al contagio: effettuano telefonate esplorative, addirittura alcune volte si fingono appartenenti alle forze dell’ordine, oppure suonano poi al citofono, proponendosi come medici in grado di effettuare tamponi atti a determinare un eventuale contagio. E’ in questo momento che i ladri si introducono facilmente nelle case, portando via tutto quanto in loro disponibilità. L’invito che si rinnova – concludono i Carabinieri – è quello di evitare nella maniera più assoluta di far introdurre queste persone nelle case e di allertare immediatamente il numero di pronto intervento “112” i cui operatori provvederanno ad inviare immediatamente una pattuglia per il necessario ausilio“.
Vittorio Labanca
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