“27 gennaio”, anche ad Agnone vi fu un campo di concentramento
Il 27 gennaio come 75 anni fa. Per non dimenticare. Quei piccoli campi di concentramento sparsi anche nel Molise. C’era anche ad Agnone nell’attuale casa di risposo di San Bernardino. Giornata dedicata alla Shoah quella del 27 gennaio che si continua a celebrare proprio per non dimenticare e far dimenticare le barbarie perpetrate ai danni di uomini e donne, di bambini e non solo perché erano considerati “diversi”.
Agnone che contava, nell’attuale casa di riposo per anziani nel rione Maiella, un campo per internati dove zingari (rom e sinti) ed altri furono internati. Un ricordo che non può sfuggire a nessuna realtà. E che la stessa amministrazione comunale di Agnone, qualche anno fa, volle celebrare con alcuni supersiti. Con alcuni rom che furono internati in San Bernardino. Un modo per chiedere scusa, per dire no all’orrore della guerra, alla sofferenza inflitta della violenza politica e razziale, alla barbarie perpetrata dalla presunzione e dall’arroganza dell’uomo, all’inciviltà del non rispetto dei diritti dei più deboli.
Per dire sì alla vita, al rispetto di essa, al rispetto della dignità e della diversità di ogni popolo. Uno sguardo di riflessione sul passato per un futuro di pace. Per asserire il “mai più la guerra”. Le vittime della Shoah. Una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno giorno riconosciuto quale data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei.
Un giorno in cui soprattutto i più giovani devono riflettere. E lo faranno nelle scuole ad 82 anni dall’emanazione delle leggi razziali.
Vittorio Labanca
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