Che ne dici di tornare a pensare? Come risvegliare il cervello nell’epoca dei social network
Che ne dici di tornare a pensare? Come risvegliare il cervello nell’epoca dei social network (edizioni il Melangolo, 137 pagine, 10 euro). È questo l’accattivante titolo del nuovo libro di Gianluca Galotta, giovane docente di Storia e Filosofia di origini rivisondolesi.(madre di Rivisondoli). Il libro, disponibile nelle librerie e sui canali di vendita online, è un invito rivolto a tutti a riscoprire la bellezza della riflessione.
Il punto di partenza del libro è che viviamo nell’epoca in cui trionfano la brevità e la concisione. I social network, gli stringati tempi della comunicazione televisiva, gli slogan pubblicitari, la frenesia delle nostre giornate: tutto ci porta nella direzione di condensare il più possibile il pensiero e di ridurre così radicalmente le nostre capacità argomentative e riflessive. Siamo forse giunti, sostiene l’autore, a una sorta di homo brevis sacerdote dell’immediatezza e della brevità.
Come fare allora per contrastare questo pericoloso cambiamento? Occorre esercitarsi. Partendo da brevi aforismi, creati dall’autore, che spaziano dall’amore all’arte, dalla religione alla moda, dal senso della vita alla felicità anche il lettore è spronato ad avventurarsi in personali riflessioni e interpretazioni. Ecco alcuni esempi degli interessanti 25 aforismi presenti nel libro: “La montagna ha il potere di generare felicità in noi perché ci permette di volare restando con i piedi per terra” oppure “parlando si arriva agli altri, tacendo si giunge a se stessi“. L’autore, partendo dagli aforismi, si inoltra in riflessioni più ampie per tornare a esercitare la capacità di riflettere e di argomentare. E invita il lettore a fare lo stesso. Per ampliare ciò che è conciso e dare libero sfogo all’argomentazione. Per rovesciare la logica degli odierni modi del comunicare e tornare a pensare.
Il libro, ricco di spunti filosofici, non è tuttavia riservato agli addetti ai lavori: lo stile è agile e alla portata di tutti. Perché per pensare non occorre essere filosofi ma semplicemente uomini.
Galotta è docente di Storia e Filosofia nelle scuole superiori. È autore di Immediatezza e Riflessività. Ripensare destra e sinistra (Mimesis, 2017). È inoltre coautore di È tutta colpa della politica? (Rubbettino, 2015).
Che ne dici di tornare a pensare? Come risvegliare il cervello nell’epoca dei social network (il Melangolo, 2020) è il suo ultimo libro.
Con il romanzo Il senso delle intersezioni si è classificato al terzo posto (sezione romanzo inedito) nei concorsi letterari “Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica Parco Majella (XX edizione – 2017)” e “Premio Gocce d’Inchiostro (IV edizione – 2017)”. Inoltre, sempre nella sezione romanzo inedito, è risultato tra i tre finalisti del “Premio Letterario il Borgo Italiano 2018”.
Infine si è classificato al terzo posto nel Premio Nazionale di Filosofia “Le figure del pensiero” sezione aforismi (XI edizione – 2017).
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