Come possono essere utilizzati in psicopatologia i modelli più avanzati di una scienza clinica ed organizzativa fondata su reali bisogni dell’uomo contemporaneo? Può la traslazione della ricerca in neuroscienze, allo stato attuale, aiutare a riformulare modelli più efficaci di cura? Possono gli attuali sistemi tassonomici favorire più chiari ed utili orientamenti diagnostici e terapeutici? Possono le metodologie della scienza statistico-epidemiologica e del management sanitario contribuire a modelli operativi ed organizzativi dei servizi psichiatrici più efficienti e sicuri, tutelando anche gli operatori? Sono essi conformi a modelli etico-giuridici condivisi?

Questi e tanti altri gli argomenti che saranno trattati dal 9 al 12 marzo nel corso del XVI corso residenziale, organizzato a Castel di Sangro (Sport Village Hotel) dalla Società Italiana per la Formazione in Psichiatria, sulla “Psicopatologia e modelli della scienza nelle tre età dell’uomo”.

L’evento di educazione continua in medicina (ECM), riservato ai frequentatori di tutte le professioni sanitarie, darà titolo a 33 crediti formativi. L’alto profilo scientifico del Convegno dichiarato dagli stessi organizzatori si prefigge di aprire un dibattitto sui quesiti posti :” Le risposte agli interrogativi possono essere molteplici e talora paradossali, specialmente, in un mondo reale ancora caratterizzato da interessi particolari, miti e residui ideologici. Nelle tre età dell’uomo la promozione della salute e il soddisfacimento dei bisogni di cura impongono competenze professionali antropologicamente e scientificamente fondate, capaci di risposte efficaci nella loro specificità ed al contempo integrate, sempre modificabili in un sistema di valutazione degli esiti dei trattamenti e dei loro contesti”.

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