Giornata Internazionale del Libro per Bambini e Ragazzi, i 10 classici consigliati
Oggi è La Giornata Internazionale del Libro per Bambini e Ragazzi istituita dal 1967 per opera dell’IBBY (International Board on Books for Young People), organizzazione no profit fondata a Zurigo nel 1953 con lo scopo di promuovere la lettura, la ricerca scolastica e di sostenere i diritti dell’infanzia in accordo con la Convenzione dei diritti dei bambini delle Nazioni Unite.
Per l’occasione, ogni anno è prevista la consegna del riconoscimento più alto nel campo della letteratura infantile per scrittori ed illustratori: il Premio Hans Christian Andersen, con medaglia e diploma consegnati durante il congresso dell’IBBY.
La data del 2 aprile è scelta in onore all’anniversario della nascita dello scrittore e poeta danese Hans Christian Andersen (Odense, 2 aprile 1805 – Copenaghen, 4 agosto 1875), celebre per le sue fiabe note in tutto il mondo come La Sirenetta, Il brutto anatroccolo, La piccola fiammiferaia, etc. Dunque, perché è importante celebrare questa giornata?
Esporre i bambini alla narrazione è formativo perché investe la sfera sensoriale, attiva la dimensione emotiva e consente di afferrare la comprensione.
Il punto di riferimento originale è la fiaba: ha una struttura narrativa agente nel profondo, caratterizzata da valenza etica, richiamo al mito e incorpora l’elemento magico.
Ancora oggi la fiaba parla un linguaggio universale a bambini e adulti, e sul piano pedagogico assume una forte importanza perché è capace di sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti del libro e della lettura.
Per cui, la letteratura per l’infanzia e l’adolescenza gioca un ruolo vasto e complesso: ha la doppia finalità di narrare e formare, è programmatica e ha in sé più azioni morali poiché interagisce con altre discipline come la pedagogia, la psicologia e la sociologia.
Ma, in generale, ancora s’ignora l’esistenza di questo specifico ambito di studi che invece rappresenta uno dei settori più sperimentali per la sua alterità e per la sua natura eversiva, testimone di tutte le trasformazioni antropologiche, culturali e valoriali.
Lo sviluppo psico-sociale del fanciullo, quindi, è collegato con le caratteristiche del libro con cui crea un immaginario tutto suo veicolato da illustrazioni, analogie, metafore, simboli e miti.
I bambini ripetono alcune frasi e espressioni lette, e le trasformano in uno dei tipici modi di giocare: “facciamo che io sono” o “facciamo che tu sei” per indossare poi i panni del pirata, della principessa, di un cavaliere con tanto di mantello, corona o bandana.
L’importante è che la lettura non sia mai forzata, non deve mai essere proposta attraverso delle imposizioni!
Terminiamo l’articolo con una scelta di 10 classici che consigliamo di leggere (fra i tanti) e che hanno segnato la storia della letteratura europea e del mondo: La fabbrica di cioccolato (R. Dahl), Pippi Calzelunghe (A. Lindgren), Pinocchio (C. Collodi), Il giornalino di Gianburrasca (Vamba), I viaggi di Gulliver (J. Swift), I tre moschettieri (A. Dumas), Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (L. Sepúlveda), Alice nel paese delle meraviglie (L. Carroll), Piccole donne (L. May Alcott), Il Piccolo Principe (A. De Saint-Exupéry). I libri sono scrigni di carta, tesori di svago ma anche di riflessione. Viva la lettura!
Mariangela Amadio
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.