Il direttore di “Motorioggi” a TeleAesse: “Sei un buon ciclista se rispetti 8 regole”.
Con l’arrivo dell’estate la presenza di ciclisti sulle strade, soprattutto giovani e minori, è sempre in notevole aumento. La bicicletta costituisce da sempre un ottimo mezzo di svago per i giovani e meno giovani, ma anche un mezzo pratico e maneggevole utile a ridurre l’inquinamento, evitare i molti disagi e la congestione del traffico, e che ci permette allo stesso tempo di risparmiare tempo e denaro, tenendoci in allenamento.
Purtroppo sulle nostre strade, spesso si notano persone che usano la bicicletta con superficialità e disattenzione, ponendo in essere manovre azzardate e gravi violazioni che costituiscono rischio e vere e proprie turbative alla circolazione stradale, e spesso sono causa o concausa di incidenti. Vale la pena ricordare che ogni anno nel nostro paese sono in molti i ciclisti che rimangono coinvolti in sinistri stradali per loro imperizia.
Per muoversi in sicurezza è opportuno avere una bicicletta funzionale e ben equipaggiata, munita di uno specchietto retrovisore utile nella manovre più pericolose come la svolta a destra o sinistra, di un impianto frenante efficiente, di un buon avvisatore acustico o “capanello”, del faro anteriore, di catadiottri sui pedali e nella parte posteriore del veicolo. Durante la marcia è opportuno tenere le mani bel salde sul manubrio, evitando , come spesso accade telefonare durante la marcia, o ancor peggio di portare animali domestici a guinzaglio, violazioni che prevedono una sanzione.
Per trasportare i bambini minori di anni otto è opportuno usare un sistema di ritenzione omologato, installato o nella parte anteriore o quella posteriore del veicolo. Quando si attraversa la strada va ricordato che le strisce pedonali sono riservate ai pedoni e non ai velocipedi, quindi bisogna scendere di sella e attraversare le strisce velocipede alla mano, evitare l’uso di farmaci che inducono alla sonnolenza o abusare di sostanze alcoliche, anche in quest’ultimo caso sono previste sanzioni amministrative e penali.
La maggior parte delle persone disconosce che i velocipedi sono sottoposti a regole e sanzioni previste dal nuovo codice della strada, ma non è affatto cosi, anzi. Girolamo Simonato (**), esperto di circolazione stradale e direttore della prestigiosa rubrica Motorioggi , di seguito ci ricorda cita che la bicicletta è definita dal Codice della Strada come un vero e proprio veicolo con due o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare e/o con pedalata assistita da motore elettrico. Il ciclista pertanto, nell’uso della stessa è tenuto al rispetto delle nosrme che regolano la circolazione.
Quando il ciclista porta la bicicletta a mano è considerato pedone. Un nuovo comma autorizza la sosta delle biciclette sui marciapiedi e nelle aree pedonali a patto che rechino intralcio ai pedoni, in particolare ai disabili, lungo le traiettorie di transito preferenziali ad essi riservate.
1. I ciclisti devono procedere su un’unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell’altro.
2. I ciclisti devono avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano; essi devono essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé, ai due lati e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie.
3. Ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
4. I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza.
5. E’ vietato trasportare altre persone sul velocipede a meno che lo stesso non sia appositamente costruito e attrezzato. È consentito tuttavia al conducente maggiorenne il trasporto di un bambino fino a otto anni di età, opportunamente assicurato con le attrezzature.
6. I velocipedi appositamente costruiti ed omologati per il trasporto di altre persone oltre al conducente devono essere condotti, se a più di due ruote simmetriche, solo da quest’ultimo.
7. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
8. Il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz’ora dopo il tramonto del sole a mezz’ora prima del suo sorgere e il conducente di velocipede che circola nelle gallerie hanno l’obbligo di indossare il giubotto o bretelle rifrangenti.
L’Associazione Sulla Buona Strada, presieduta da Mario Loparco, in collaborazione con le Amministrazioni che aderiranno, ha in programma una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale in bicicletta.
Pierluigi Monaco
(**) Direttore di Motorioggi
1 Comment
Pierluigi Monaco
24 luglio 2014 at 16:34Sempre più ciclisti rimangono coinbolti in incidenti stradali, forse entrerà in vigore una legge che prevede l’obbligo dell’uso del casco.