“Luna: una porta verso le stelle”, convegno a Villa Canale sulle missioni ‘Apollo’
E’ il tema dell’interessante convegno che si terrà a Villa Canale (frazione di Agnone) venerdì 1 novembre, alle ore 17, presso la sede de “Il Colle” ed organizzato dall’Associazione Nuova Villacanale. L’unico satellite del pianeta Terra sarà il perno degli interventi di insigni relatori. Dopo il saluto di Giuliano Policella, Presidente dell’Associazione Culturale Nuova Villacanale e del sindaco di Agnone, Lorenzo Marcovecchio, si entrerà nel vivo della tematica con Claudia Valeria Nardi, Ingegnere aerospaziale in forza alla Guiana Space Center, che parlerà delle missioni Apollo.
A seguire l’intervento della canalese Ersilia Ingratta, Ingegnere aerospaziale sempre della Guiana Space Center che impernierà il suo intervento su “Il ritorno sulla luna”. Quindi le conclusioni di Americo Bonanni, giornalista scientifico e a seguire (intorno alle 19.30) l’osservazione del cielo con il telescopio.
“Cinquanta anni fa – raccontano dall’Associazione Nuova Villacanale – l’equipaggio dell’Apollo 11 toccò il suolo lunare completando quella che fu definita la più grande impresa scientifica mai tentata. Immaginato dall’antichità più remota, inseguito da tutte le culture umane, il sogno di raggiungere il nostro satellite si compiva. Si calcola che mezzo milione di persone siano state impegnate in questo colossale sforzo, nato dalla promessa che il presidente John Fitzgerald Kennedy fece nel 1961 con il discorso passato alla storia come “We choose to go to the Moon”.Una storia fatta di tecnologie radicalmente nuove, di ingegneri visionari, del sacrificio di giovani astronauti, di computer centinaia di volte meno potenti di uno smartphone dei nostri giorni.
Cosa resta dello “Spirito dell’Apollo”? Di una notte in cui giovani e vecchi si trovarono insieme ad asciugarsi le lacrime? Dimenticata per decenni, oggi la Luna è vista come una base di partenza per allargare l’esplorazione dello spazio. Insediamenti stabili, navette regolari e, all’orizzonte, il balzo verso Marte. Quella di Agnone – concludono – sarà una celebrazione, ma sarà anche una visione del futuro, per esplorare ciò che ci aspetta nei prossimi anni. Perché con tutta probabilità gli uomini e le donne che cammineranno su Marte sono già tra noi“.
Vittorio Labanca
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