‘Manifesto’, la poesia del capracottese Giorgio Paglione fa innamorare gli ospiti di MontagnAperta
E’ stata scritta dal capracottese Giorgio Paglione la poesia ‘Manifesto’. Recitata in apertura del forum ‘MontagnAperta’ (tenutosi a Capracotta nei giorni scorsi) dal suo papà e sindaco Candido Paglione.
Versi profondi, struggenti, autentici, che hanno fatto emozionare gli ospiti presenti al meeeting. E fatto commuovere i cittadini dell’Alto Molise, inorgogliti da questo ventisettenne, che così ha voluto presentare la sua terra alle personalità intervenute al forum di due giorni. Un testo che meriterebbe trascrizione in ogni libro sull’Alto Molise. Per gentile concessione dell’autore abbiamo il piacere di pubblicare la sua opera.
Manifesto
Il cuore rallenta mentre si percorrono vie tortuose di budelli, si sale, poi si scende, si incontrano monti belli e distesi come modelle. Gi anziani, curvi, come i bastoni eleganti e educati con la mano sempre sul cappello.
I paesi dei bambini che giocano per strada, dei cuccioli di giovani e vecchi, dei profumi di casa e camini accesi, dal sole che nasce, delle rocce che dormono con il tramonto.
I sapori delle tradizioni, del vento impetuoso che non fa distrarre il grano, dove si fa il, segno di croce quando le campane riflettono il mezzogiorno.
Alte rupi e dolci colline, e si sentono voci, animate e fiere, e poi le vacche, i velli morbidi delle pecore e delle capre, la magnificenza dell’Alto e medio Sannio, ove Roma conobbe disfatta.
Sono i paesi del ritorno, dello stare bene, dove non si conoscono mode e le chiacchiere sono sufficienti a sfamare il cuore.
I paesi dei sacrifici, delle corde dei miei nonni; sono i paesi dei sorrisi, a volti tirati a lucido dalla neve che passa, saluta e spesso resta.
Giorgio Paglione
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