Manoppello, la testimonianza di una lettrice sul Volto Santo
Abruzzo e Molise terre di papi, santi e beati. Chiese ed itinerari religiosi poco conosciuti alla grande massa ma di un notevole interesse artistico. Il turismo religioso che cerca spazio in queste terre ma ancora non si sviluppa come si vorrebbe. Tantissimi paesi scrigni di una religiosità poco conosciuta come Manoppello piccolo centro del pescarese.
Ed ecco la testimonianza di una altomolisana che ci scrive:
“Non sono mai andata a Manoppello che dista da Agnone circa 91 chilometri e 190 e più da Campobasso. Nel centro abruzzese è venerato il velo della cosiddetta Veronica. Si tratta di una immagine ‘acheropita’, cioè non prodotta da mano di uomo. Veronica sta per Vera Icona, immagine autentica di Gesù. L’effigie è sovrapponibile e speculare a quella del volto dell’Uomo della Sindone. La differenza consiste in questo: l’uomo del telo torinese ha la bocca e gli occhi chiusi, quello abruzzese aperti. Secondo alcuni si tratta del panno che fu adagiato sul viso di cristo nel sepolcro e del quale parla il Vangelo di Giovanni («…Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette» Giovanni, 1-8). L’acheropita mostra il viso di Cristo al risveglio dalla morte. L’epoca della Sindone e quella del velo di Manoppello coincidono. L’immagine del velo di Manoppello è visibile sul verso e sul retro del telo, come avviene per il “negativo” di una fotografia d’altri tempi“.
Da quanto si sa la reliquia di origine ignota giunse a Manoppello nel 1506, portata da uno sconosciuto pellegrino, scomparso senza lasciare traccia subito dopo aver consegnato il Velo al fisico Giacomo Antonio Leonelli. Il 1º settembre 2006, papa Benedetto XVI si recò in visita privata a Manoppello, accolto dall’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte e dai vescovi della Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise, dai sacerdoti della diocesi teatina e da 7000 fedeli. Fece visita al santuario per venerare l’immagine, senza peraltro pronunciarsi sul fatto che il Volto possa essere o meno un’immagine acheropita e che possa essere identificato con la Veronica. Dopo la visita papa Benedetto XVI elevò il santuario a Basilica minore.
Vittorio Labanca
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