“Un libro, un albero” il progetto dell’Università delle Generazioni
Nel mese scorso è ricorso il trentesimo anniversario della prima “Festa del libro molisano e della comunicazione sociale” che si è svolta con lusinghiero successo presso la Biblioteca Comunale di Agnone dal 16 al 30 dicembre 1989. Tale manifestazione è andata avanti per quindici edizioni, rendendo la Città altomolisana una piccola capitale della editoria e della cultura non soltanto regionale ma anche delle province vicine. Poi, come tante iniziative, anche questa si è persa.
L’Università delle Generazioni di Agnone col suo responsabile Domenico Lanciano, propone ora il progetto “Un libro, un albero” da realizzare con la collaborazione dei ministeri della Pubblica Istruzione, dell’Ambiente, dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole, dei Carabinieri Forestali, della Coldiretti, delle associazioni ecologiste come Legambiente, coinvolgendo le librerie, gli editori e tutto il sistema socio-culturale ed istituzionale italiano (Regioni, Province, Comuni, Scuole, Rai, Mediaset, emittenti e giornali locali, Pro Loco, Volontariato, Feste degli Alberi, ecc.). “Si tratta – spiega Lanciano – di dotare le librerie di numerosi alberelli (tratti di vivai pubblici e privati) che verrebbero donati a chi compra una pubblicazione a stampa o digitale con lo slogan “Un libro, un albero”.
Lo scopo è quello di sensibilizzare i lettori a volersi rendere protagonisti del ripopolamento del territorio, pubblico e privato, con alberi capaci di ridurre l’inquinamento atmosferico e rendere più pulita e sana l’aria che respiriamo. Tale iniziativa contribuirebbe, inoltre, ad abbellire il nostro ambiente quotidiano con più verde perenne. L’Università delle Generazioni – sottolinea ancora Lanciano – intende, inoltre, rivolgere un appello a tutti gli Enti pubblici interessati affinché possano essere riforestati i terreni che risultano incolti oppure abbandonati e senza più proprietari (spesso a causa dell’emigrazione). Tale operazione – conclude – potrebbe rientrare nel progetto di messa in sicurezza del territorio italiano contro frane, smottamenti, alluvioni ed ogni altro pericolo idrogeologico“.
Vittorio Labanca
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