Capracotta, Domenico Di Nucci presenta “E mò vè maiie auanna!”
L'appuntamento è fissato al Giardino della Flora Appenninica, sabato 8 agosto alle 17.30
Scrivere di Domenico Di Nucci è sempre un piacere. L’ex professore di matematica e grande ex tennista (oggi 78enne, ha insegnato ai più piccoli questo sport portando alcuni a disputare la Coppa Italia) salutata la scuola ha lasciato la formamentis matematica per darsi alla letteratura. Nella sua vita non ha mai tradito il suo Dna capracottese che lo vede oggi essere il Presidente dell’Associazione Amici di Capracotta ed i suoi scritti, le sue ricerche, riguardano soprattutto il centro alto molisano. Ed ecco la quinta pubblicazione tutta sua alla quale bisogna aggiungerne altre dieci come coautore: “E mò vè maiie auanna!. Pillole di saggezza popolare capracottese” (E mo viene maggio quest’anno).
Libro che verrà presentato sabato 8 agosto alle ore 17.30 presso il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta. L’autore, nell’occasione, regalerà una copia autografata ai presenti. Ci sarà il sindaco Paglione. “Un’opera divertente – scrive il sindaco nella prefazione – da leggere tutta di un fiato. Leggendola non ci si annoia mai e si riscoprono vecchi modi di dire, personaggi di un tempo andato, luoghi cari e, soprattutto, il nostro dialetto riprodotto con fedeltà“.
Frutto di una ricerca durata dal 2016 Di Nucci ha suddiviso “1227 motti e frasi celebri, che sono restati nella memoria collettiva, in quattro parti. Nella prima 70 frasi e motti legati a 45 personaggi di 21 famiglie capracottesi; 28 motti ripetuti da qualcuno non identificabile. Nella terza parte i commenti di 17 motti di uso frequente ed infine l’ultima con 89 motti con brevissimi commenti dedicati all’amore, 1 alla festa di matrimonio; 20 alla Medicina; 11 alla transumanza; 48 alle previsioni atmosferiche e 18 alle filastrocche”.
Tutte le frasi in dialetto portano la traduzione in italiano e dunque, il libro di Di Nucci non è solo per i capracottesi e gli oriundi ma anche per chi ama essere ancorato alle radici dei paesi del Molise altissimo e a quelle verità che si fondano sull’eco di detti che si perpetuano e che la gente, poi, comunemente, ritiene siano vere.
V.Labanca
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