A sinistra il sindaco Caruso, a destra il presidente Santostefano

Se ne è andato in punta di piedi, lui che arrivava al campo sempre di buon umore ed era sempre pronto a regalare a tutti una risata (tranne la domenica, perché se il suo Castello non vinceva si incazzava). Se ne è andato in silenzio, come se n’era andato dal mondo del calcio, non essendo riuscito a trovare adeguato sostegno a quello che era il suo sogno nascosto: rifare grande il “Castello”, dopo essersi avventurato con alcuni amici nel 2005, raccogliendo l’eredità di un club cancellato e ripartito dalla Promozione (Foto di archivio dell’estate del 2008).

Cinque anni o poco più da “presidente”, il traguardo dell’Eccellenza centrato, la serie D soltanto sfiorata in due occasioni. E l’amara consapevolezza che da soli non si può andare lontani, perché in fondo anche con la passione bisogna fare i conti. L’esilio dal calcio, la malattia, la voglia di affrontare il tutto sempre con il sorriso, anche se con il destino non si può sempre vincere.

Pino Santostefano ci ha lasciati nel giorno di San Francesco. Chi ha avuto modo di lavorarci lo ricorderà con immenso piacere, un vero Presidente che per passione ci ha rimesso tempo e denari. Quando ha deciso di uscire dal calcio, Castel di Sangro ha perso l’ultimo personaggio con il quale la squadra poteva tornare ad essere protagonista. Anche lui merita un posto nei libri di storia: non è mai troppo tardi per apprezzarne i sacrifici, né per capire che oggi i castellani piangono il loro ultimo grande Presidente. Che possa essere accolto da angeli con le ali giallo-rosse, per poi finalmente riposare in pace.

Le esequie avranno luogo a Castel di Sangro, domani alle ore 15.30, nella Basilica di Santa Maria Assunta.

Marco Santopaolo