Il corner di Marco Santopaolo: Il calcio delle figurine, bei tempi. Il convegno a Roccaraso.
Giovedì scorso, chi scrive ha partecipato ad un convegno sulle figurine dei calciatori. Nella sala consiliare del Comune di Roccaraso, l’amico e collega Gianluca Monti (giornalista della Gazzetta dello Sport) ha moderato una chiacchierata di circa un’ora alla presenza del sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, e della coordinatrice delle attività culturali Prof. ssa Rosella Valentini.
Promotori del convegno Dino Alinei e Giuseppe Montanino, noti collezionisti napoletani ormai affezionati al territorio dell’Alto Sangro.
La proiezione di figurine del secolo scorso è stata l’occasione per aprire una riflessione sui valori attuali del calcio e della società. Ho avuto modo di raccontare ai presenti di come l’album delle figurine Panini sia stato il mezzo attraverso il quale il sottoscritto si sia appassionato di calcio, che oggi è il mio lavoro. Da bambino non mi piaceva il pallone, ma chi non faceva la raccolta delle figurine a scuola rimaneva isolato.
E così, tra un gioco e l’altro con le figurine, è cresciuta la passione, così come l’amicizia con i compagni.
Mi è stato chiesto quanto, al giorno d’oggi, un calciatore tenga alla sua figurina. Ho risposto quel che pensavo, ovvero che per un calciatore professionista oggi una figurina abbia il valore di un selfie: il tempo di un tag e si pensa ad altro. E’ questa la generazione dei social network, una generazione che ha poca memoria del passato e vive soltanto nel presente, senza neanche preoccuparsi del futuro: pubblica foto e pensieri in libertà, che siano sensati o meno, senza preoccuparsi di altri se non di sé stessi.
In sala c’era chi si è emozionato a rivedere i volti di campioni del passato remoto.
In sala c’era chi si è emozionato a rivedere i volti di campioni del passato remoto. Proviamo ad immaginarci tra trent’anni: ci sarà qualcuno che conserverà l’album con le figurine di Tevez, Totti e Higuain? No, perché la loro immagine la puoi trovare per strada, sul giornale, su internet e in tv, a tutte le ore di ogni giornata. La gente non ne sente più il bisogno, e questo toglie anche ai bambini un altro mezzo per socializzare. Ormai anche loro preferiscono il contatto virtuale a quello reale. Un tempo era tutto più bello…
Marco Santopaolo
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