IL corner di Santopaolo: C’era una volta il calcio
Siamo ancora sicuri di ospitare il campionato più bello del mondo? Quanto sta accadendo in serie A ci lascia qualche dubbio. La Figc ha ratificato il rinvio di due gare del campionato di massima serie: prima Parma-Udinese, poi Genoa-Parma. Ufficialmente su iniziativa dell’Associazione calciatori e dell’Associazione allenatori. In realtà, per non fare una figuraccia mondiale.
Il caso-Parma certifica l’assoluta inadeguatezza del sistema calcio: una società che già da gennaio implode non andava iscritta a luglio. L’ex presidente si indignava per non aver ottenuto la licenza per partecipare all’Europa League conquistata sul campo: evidentemente qualcuno ci aveva visto lungo, qualcun altro ha coperto le gravi manchevolezze del club.
O forse il Parma aveva le carte in regola per partecipare alla serie A? Se la risposta a quest’ultimo quesito è affermativa, allora vanno riviste le regole per le iscrizioni ai campionati, ripristinandone quella severità che in passato ha fatto diverse vittime illustri. E vanno riscritte le regole per l’acquisizione dei club: in Inghilterra chi non è immacolato non può comprare (vero Cellino?).
Chi esce male da questa vicenda è il calcio italiano. Il capo è Carlo Tavecchio, ex presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il cui campionato di punta (la serie D) vede ogni anno diverse società sfasciarsi a stagione in corso, con scioperi e gare disertate con relative conseguenze: sconfitta a tavolino per il club e 1 punto di penalizzazione, radiazione alla 4a rinuncia.
In serie A chi dovrebbe applicare le stesse regole preferisce scavalcarle in nome di una “straordinarietà” che evita le cause di chi detiene i diritti tv, non le figuracce. E’ il “sistema”, che permette a Lotito di ottenere in poche ore l’autorizzazione dalla Figc per querelare il dg dell’Ischia, quella stessa autorizzazione che è stata negata a chi è stato offeso dallo stesso Lotito.
Ne riparleremo presto.
Marco Santopaolo
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