In risposta alla moda del turismo dentale, quel fenomeno, cioè, che vede i nostri connazionali (affiancati da svizzeri, tedeschi, inglesi, francesi), recarsi in paesi dell’Est Europa per poter avere succulenti sconti sulle terapie dentistiche, spesso con risultati alquanto deludenti, l’odontoiatria italiana, svecchiandosi, dopo una prima, nervosa, reazione di screditamento, ha deciso di correre ai ripari.
Come opinione puramente personale, non credo che la demonizzazione verso strutture, attrezzature, professionisti e metodiche, sia la via di redenzione per far tornare il cliente nel nostro, anche perché, a volta, i lavori “balcanici” non sono poi da buttar via. C’è anche da precisare, però, che in un contesto di concorrenza sleale, risulta ben difficile, per i professionisti del bel paese, riuscire a competere sul prezzo.

Ciò, c’è da dire, non (ci) giustifica riguardo la speculazione indiscriminata fatta sull’implantologia degli ultimi anni.
Il futuro sta nel sapersi rimettere in gioco, offrendo qualità sempre più alta a prezzi sempre più concorrenziali, agendo sui vari fronti, limando i costi vivi
– Il risparmio operatorio è possibile, ottimizzando l’inserimento degli impianti in una sola seduta operatoria, previa valutazione delle condizioni di salute del paziente
– il risparmio sulla parte protesica può avvenire mediante l’utilizzo di società di fresaggio che, ad una ottimale produzione, associano un prezzo ovviamente vantaggioso, quello sui costi dei materiali implantari, si ottimizza convenzionandosi con le case produttrici.

La chirurgia guidata, ci permette, inoltre, di non effettuare più dolorose incisioni, ma di inserire gli impianti mediante buchi di 4,5 millimetri, nella gengiva, aiutati da apposite guide computerizzate. Il confort è indescrivibile: basta edemi, basta dolore e sanguinamenti.
Una ulteriore evoluzione è la protesi sociale di seconda generazione: l’overdenture.

È questa una rivoluzionaria procedura che, con soli 2 o 4 impianti, rende fissa una protesi mobile (anche vecchia!!) nella bocca del paziente, equiparando la funzionalità alla buona, vecchia dentatura. Niente più colla adesiva, niente più imbarazzanti episodi di dentiere ballerine.

Ricordiamo che, è sempre consigliabile, prima di partire per rotte insicure, ricordiamo ai nostri pazienti che la chirurgia impiantare, ha bisogno di tempi e di continue, costanti visite di monitoraggio e prevenzione, è quindi buona prassi, scegliere il professionista, anche in base alla sua reperibilità futura.

Dott. Vincenzo D’Amico (Giornalista)

Clinica del Sorriso – Via Roma n. 45 Rionero Sannitico (Is)

Tel. 0865.84.82.99