Agnone, un museo sindacale in ogni provincia, la proposta dell’università delle generazioni
L’Università delle Generazioni comunica che in Calabria, nel comune di San Nicola da Crissa (VV), ha iniziato a lavorare, assieme all’ex-sindacalista Bruno Congiustì (brunocongiusti@libero.it) e al suo gruppo della rivista “La Barcunata” (labarcunata@libero.it), alla realizzazione del primo “Museo sindacale” italiano e precisamente un “MAB – Museo Archivio Biblioteca sindacale” che accolga e valorizzi la documentazione di tutte le lotte sindacali e civili, espresse spontaneamente dalle popolazioni o dai lavoratori, in modo organizzato, attraverso i sindacati locali e nazionali, nel corso dei secoli e, in particolare, dal 1943 in poi.
L’Italia è attualmente tra le nazioni che hanno più sigle sindacali ed ha anche espresso uno dei più importanti movimenti operai del mondo. Tuttavia, nel nostro Paese, così vivace nell’attivismo sindacale, non esiste ancora un “MAB – Museo Archivio Biblioteca” che riunisca la vita e le lotte di tanti sindacati, piccoli e grandi, aziendali e nazionali. Esistono sì Archivi dedicati a singoli grandi personaggi del sindacalismo per ogni organizzazione e sigla (come, ad esempio, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio in Roma, a cura della CGIL) ma non esistono ancora sedi centrali e territoriali dove possano essere ospitati, evidenziati e valorizzati indistintamente tutti i movimenti, piccoli e grandi, che si sono espressi in passato e si esprimeranno in Italia anche in futuro.
Così l’Università delle Generazioni di Agnone del Molise, per difendere il lavoro di chi ha difeso e difende i lavoratori ma anche per raccogliere la storia del lavoro non solo in Italia (visto che abbiamo pure milioni di emigrati e immigrati), avanza la proposta all’attuale presidente dell’Amministrazione provinciale di Isernia, Lorenzo Coia, già sindacalista della CGIL, di realizzare un “Museo Sindacale” nel Palazzo di Via Berta dove, a causa del riordino delle Province, sono rimasti deserti alcuni locali. Stessa proposta vale per tutti gli altri presidenti delle province italiane, in modo tale che si formi una rete museale, archivistica e bibliotecaria specializzata ed utile alle presenti e alle future generazioni, nonché alla Storia d’Italia e del mondo.
L’Università delle Generazioni sono ormai decenni che sollecita in tal senso ex sindacalisti (come Florenzo Anniballe, già assessore regionale) e associazioni spontanee di rivendicazione anche semplicemente socio-culturale (come il Gruppo 38 di Agnone, attivo negli anni 60-70). Inoltre, fa appello a tutte le organizzazioni sindacali italiane, grandi e piccole, di prodigarsi affinché non vada persa la loro stessa esperienza, realizzando un “MAB sindacale” nazionale e territoriale. Prega, ad esempio, il sindacalista molisano Michele Petraroia (già assessore regionale), in missione in Basilicata, di organizzare un “MAB sindacale” a Potenza e, specialmente, a Matera capitale europea della cultura 2019 (anche sindacale).
In particolare, riguardo la città di Agnone, l’Università delle Generazioni fa appello al sindaco Lorenzo Marcovecchio affinché il Comune possa realizzare un “MAB sindacale altomolisano” cominciando a raccogliere nella locale Biblioteca tutto il materiale documentario espresso nelle recenti e sempre attuali rivendicazioni per l’Ospedale Caracciolo, compresi i documenti dei Tassisti romani e le loro magliette di lotta.
Infine, Domenico Lanciano (ideatore del “MAB sindacale”) sostiene che, oltre ai sindacati delle professioni e delle categorie, dovrebbero entrare a far parte del “sindacalismo” pure i movimenti pacifisti, ambientalisti ecc. nonché i gruppi che rivendicano e propongono una spiritualità più umanistica e globale come, ad esempio, il “Centro di Spiritualità non-violenta” del prof. Remo de Ciocchis in Agnone del Molise.
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