Agnone, Università delle Generazioni: “Il futuro sarà Pop-Islam”
Agnone città ecumenica: nel 1986 realizzò un incontro di tre giorni tra 5 religioni
In questi giorni si stanno svolgendo in tutta Europa, in particolare in Francia, i primi incontri di preghiera interreligiosa tra cristiani ed islamici, colpiti entrambi, seppure in maniera diversa, dal terrorismo jihadista che non risparmia nemmeno i luoghi di culto, come il 26 luglio in Normandia. L’Università delle Generazioni di Agnone del Molise aderisce a tale spirito ecumenico, per convinzione e necessità, ma anche in ricordo del primo convegno internazionale e interreligioso organizzato nella città altomolisana nei giorni 4-5-6 ottobre 1985, ovvero un anno esatto prima che papa Giovanni Paolo II volle chiamare i rappresentanti delle grandi religioni del mondo ad un primo incontro di preghiera per la pace ad Assisi il 27 ottobre 1986.
Il mondo globalizzato ormai non ha alternative: o si unisce nel bene e collabora insieme oppure le coalizioni del terrorismo e di altre forze nefaste rischiano di prevalere, portando il pianeta all’autodistruzione. Infatti, i tempi sono tali che è indispensabile fare le più utili scelte epocali. L’Occidente, in particolare, ha una maggiore responsabilità in tutto ciò, poiché rischia di tornare al medioevo se non riuscirà a fare di necessità virtù, dal momento che deve venire a patti con una demografia troppo povera che lo condannerebbe alla quasi estinzione nel giro di poco tempo. Infatti, i continenti e i popoli che bussano alle porte e ai confini dell’Occidente hanno un eccesso di nascite e di persone che chiedono di poter sopravvivere dignitosamente. Così, l’Occidente è alla maggiore prova della sua grande civiltà. Sia, quindi, lungimirante e si prepari a questa inarrestabile mescolanza di popoli, di diverse religioni e mentalità.
L’Università delle Generazioni sta lavorando da decenni alla “pedagogia del futuro” specie dopo che il complesso musicale degli Euro Universal nell’estate del 1972 (ben 44 anni fa) aveva intuìto, inventando il genere del “pop-islam”, che il futuro del mondo e in particolare dell’Europa sarebbe diventato, appunto, “pop-islam” cioè un intreccio, una fusione tra l’occidente e l’oriente (che già allora premeva alle porte d’Europa sempre più insistentemente). Dunque, volenti o nolenti, il futuro sarà “pop-islam”. E’ quindi necessario che questa grande sfida epocale (che è già una realtà) ci colga compiutamente preparati, altrimenti pericolosi conflitti e drammatiche involuzioni potrebbero riportarci al più triste medioevo.
Agnone (che è una delle prime e più antiche città francescane e umaniste del mondo e che aveva dato promettente prova di dialogo interreligioso già nel 1985 con il primo convengo internazionale su “Amore e Religione”) potrebbe avere un utile ruolo in quella che già possiamo definire l’epopea del “pop-islam” cioè dell’incontro tra Occidente e resto del mondo, in particolare con la prevalente ed esuberante islamicità.
Domenico Lanciano
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