Capracotta, Delli Quadri: “Paglione, un politico che sa guardare al futuro”
Dopo l'intervista rilasciata a TeleAesse da Paglione, l'ideatore del progetto Almosava approva la visione territoriale del candidato sindaco di Capracotta
Mi è piaciuto il gesto che il dr. Paglione ha fatto con la mano destra e il suo indice teso, a metà della lunga intervista resa al direttore di Teleaesse, con il quale ha disegnato un territorio di Area Vasta, facendo riferimento all’Alto Molise e all’Alto Sangro e parlando di Diocesi di Trivento, come consapevolezza della Chiesa dell’esigenza di dover gestire territori omogenei, guardando al territorio culturalmente affine e storicamente aggregato, contrariamente all’azione scellerata di politici che hanno smembrato detto territorio.
Ne deriva un’ idea chiara e precisa del dr. Paglione che condivido in pieno: oggi come oggi, un paese e il territorio circostante non possono vivere (né sopravvivere) di lavori pubblici che, con piccole donazioni regionali, consentono il rifacimento di una piazza o di un marciapiede; occorre, pur salvaguardando l’identità del proprio paese (campanile), sapersi aggregare con i territori circostanti al fine di migliorare i servizi e rendere la vita dei cittadini più facile; occorre sapersi aggregare, traguardando il futuro per creare distretti ad ampio respiro che riguardino molteplici attività produttive.
Molto probabilmente, il tempo a disposizione non ha consentito al dr. Paglione di meglio articolare la sua idea. Mi permetto, qui, di completarla, convinto di ben interpretare il suo pensiero.
Le aree vaste sono nell’agenda del Governo, travalicano gli attuali confini regionali e provinciali, sono state oggetto di studi ben approfonditi. In proposito si veda
http://www.altosannio.it/laltosannio-non-geografia-comunita-territoriale-dotata-autonoma-identita/ e si noterà che l’area vasta disegnata con un gesto dal dr. Paglione è ben presente nello studio voluto dall’ex-ministro Barca e che i parametri presi a riferimento, oltre che culturali e religiosi (Diocesi di Trivento), sono anche storici (Altosannio e siti archeologici), linguistici (dialetto), di connessione economica, di interscambio, di affinità ambientali e geologiche.
Il dr. Paglione, di cui non mi interessa se sia del Pd o Grillino o di Forza Italia o chicchessia, è un amministratore che, con questa intervista ha dimostrato di saper guardare al futuro e, in con questa visione, lontana dalla semplice soddisfazione di manutenere una piazza o un giardinetto, sa immaginare e costruire le fondamenta per progetto ad ampio respiro che traguardino un distretto agroalimentare (caseario, in primis), un distretto sportivo (Roccaraso, Capracotta, Pizzoferrato), un distretto sanitario (Castel di Sangro + Agnone + una distribuzione assistenziale sul territorio), un distretto archeologico (Alfedena, Pietrabbondante, Capracotta, Agnone, Vastogirardi, Schiavi d’Abruzzo), un distretto industriale (Valle del Sangro e Valle del Trigno), un distretto faunistico e floreale (a partire dal Giardino della flora Appenninica di Capracotta).
Chi vuol bene al proprio paese di questo nostro territorio non può fermarsi alla gestione di un giardinetto, con l’elemosina di un consigliere regionale.
Enzo Carmine Delli Quadri
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