Capracotta, replica al vetriolo dell’ex sindaco Monaco a Paglione
“L’astio di Paglione non ha limiti e con la sua inaudita violenta invettiva nei miei confronti si è superato alla grande, sfociando in affermazioni, in alcuni casi false e lesive della mia onorabilità, tipiche di chi privo di argomenti la spara grossa per ingenerare confusione. Dei giudizi di Candido Paglione sulla mia attività di Sindaco non mi interessa un fico secco, continui pure nella sua opera di denigrazione, alle cose che dice ormai ci crede solo lui.
A me interessano i giudizi della collettività non solo capracottese, ma anche di quella provinciale e regionale, Paglione stia ben tranquillo e sereno, perché i giudizi sul mio operato sono diametralmente opposti a quello che si legge nelle sue assurde esternazioni. Il Sindaco turista, Antonio Monaco, è quello che è stato sempre presente al Comune di Capracotta, tre giorni la settimana il martedì, il giovedì ed il sabato. Una presenza costante durata dieci anni, per sua scelta, ed a scapito del proprio lavoro e della propria famiglia. Sfido chiunque a dimostrare contrario. Altrettanto costante presenza non mi è nota. Se per presenza si intendono gli incontri serali vuol dire che contenti loro, contenti tutti.
Le mia passione per la foto la coltivo da quando ero giovanissimo non l’ho mai abbandonata e Paglione se ne faccia anche di questo un’altra ragione. Il mio stile di vita ed i miei hobby li coltivo come ritengo più opportuno e confacente alle mie esigenze. A lui, che negli ultimi dieci anni è vissuto nell’oblio, ricordo che molte di quelle foto e quelle di altri amanti della fotografia hanno fatto il giro il mondo facendo una promozione straordinaria di Capracotta in Italia e fuori dai confini nazionali.
Noi amministratori non ci intervistavamo l’uno con l’altro e personalmente non mi sono mai adirato se al posto del Sindaco è stato intervistato qualcun altro, anzi ho sempre dato a tutti l’opportunità di farlo. Quanto dichiarato dal Sindaco di Capracotta nei confronti del Soccorso Alpino e di RAI2 è lesivo per la nostra località che non deve promuovere il Sindaco di turno, ma solo la località. A me ha fatto immensamente piacere che una rete nazionale ha mandato in onda un servizio sulla nostra località, in prima serata davanti a milioni di telespettatori.
In merito allo sgombero neve Paglione si auto incensa. Capracotta in questi giorni è stata interessata da una nevicata tipica della stagione invernale accompagnata come di consueto da bufere. Gli addetti allo sgombero neve hanno fatto egregiamente il loro lavoro e mi complimento con loro, lo hanno fatto con le difficoltà di sempre, con i dovuti tempi e facendosi in quattro. La differenza è il Sindaco turista o i suoi assessori non si sono fatte le foto con l’autoscatto o selfie per poi apparire sul social network. Le bufere di Capracotta le conosce anche il Sindaco turista (aggiungo pendolare) che ci è rimasto tante volte impantanato per fare il suo dovere di amministratore.
Nella foga delle sue esternazioni Paglione mi accusa di aver riportato Capracotta indietro di 50 anni. Capisco lo sfogo non avendo altri argomenti, ma lui sa benissimo che i dati economici di Capracotta assolutamente non sfigurano. E se dal 1990 ad oggi c’è stato sempre un calo della popolazione, la percentuale più alta si è registrata nel 1998 proprio quando Sindaco di Capracotta era niente meno che Candido Paglione. Per non parlare degli interventi realizzati in questi anni che hanno radicalmente trasformato l’aspetto del paese. Paglione vuole negare la realtà, se vuole illudersi libero di farlo. Intanto oggi vive di rendita.
Quanto agli impianti di Monte Capraro mi ritorna il vecchio detto che non c’è peggior sordo di colui che non vuole sentire. Paglione, mistificatore delle cose che ho fatto in questi anni, dimentica che fin dall’anno 2000 ho buttato il sangue per quegli impianti mentre lui si coccolava su comode poltrone in altri luoghi. Lo sa e fa delle dichiarazioni assurde sapendo che la verità è tutt’altra. Lo sanno tutti i molisani, che ci sono stati vicini nelle battaglie, si vere e proprie battaglie, per vederci riconosciuto diritti di sopravvivenza. Paglione, lo devo ribadire, sempre assente, oggi si è rivelato anche inadeguato a beneficiare dei frutti del mio operato e degli amministratori che mi hanno accompagnato negli ultimi anni nell’amministrazione di Capracotta.
Quanto alla seconda pista di Monte Capraro la mia amministrazione gli ha lasciato un finanziamento di ben 600.000 euro riottenuto dalla Regione Molise dopo un lungo contenzioso che ha portato le problematiche all’esame del Consiglio di Stato che emettendo una sospensiva su una sentenza del TAR Molise ha finalmente spianato la strada al rifinanziamento dell’opera, che ci era stato revocato per responsabilità addebitali ad altri soggetti. I documenti sono nella Casa Comunale.
Paglione, poi, si abbandona a dichiarazioni false secondo cui il Sindaco Monaco “è stato persino capace di perdere l’opportunità di organizzare la finale di Coppa Europa di Sci di Fondo per manifesta incapacità”. Paglione per questa falsità se ne assume tutte le responsabilità.
Non ha alcun diritto di infangare con dichiarazioni false la mia onorabilità e la mia persona che si è prodigata e spesa all’infinito per quella manifestazione. In questa sede voglio solo ricordare che il Sindaco turista nella sua manifesta incapacità ottenne per quella manifestazione un contributo regionale che unitamente al cofinanziamento comunale ammontò a complessivi 670.000 euro per opere realizzate a Prato Gentile (che a Paglione pare non piacciano, ma pazienza), oltre a contributi da parte di privati. La decisione di annullare la manifestazione non fu presa dal Sindaco ma dal Comitato organizzatore e il Sindaco, appena due giorni dopo la disdetta, quando arrivò a tempo scaduto una abbondante nevicata, fece ferro e fuoco per recuperare, purtroppo inutilmente la manifestazione. Paglione prima di sparare menzogne si vada a leggere gli atti al Comune e lo scambio di corrispondenza con la FISI Nazionale.
Nella sue invettiva va inoltre a speculare anche sulla scuola, sull’edificio scolastico di Capracotta accusandomi di aver messo a rischio la vita dei nostri bambini e dei nostri ragazzi.
E così il Sindaco turista diventa il Sindaco orco. A Paglione voglio solo chiedere dov’era quando l’amministrazione da me guidata incontrava le mamme dei nostri bambini e ragazzi a cui non sono state mai state nascoste le criticità dell’edificio, tutt’altro. Prima di sparare a zero acquisisca informazioni dall’ufficio tecnico comunale. Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Oggi si sono create nuove condizioni, ben fatto, la sicurezza dei bambini in primo luogo. Il problema dell’edilizia scolastica interessa tutta l’Italia. E’ bene non specularci sopra. Chi scrive è padre e nonno, e vuole bene ai bimbi ed ai ragazzi, esageratamente. Ritengo, senza offesa, tanto o quanto Paglione.
Infine Paglione torna a rimarcare il risultato elettorale del 5 giugno. La sua lista ha vinto, ma da politico navigato che è, sa benissimo che la vittoria non è sua, ma le logiche elettorali delle piccole comunità, le famiglie numerose dei candidati consiglieri, hanno portato a questi risultati che in ogni caso hanno dato alla mia lista circa il 40% di consensi. Paglione, quindi, abbia rispetto per tutti, anche per chi rappresenta una buona percentuale di cittadini capracottesi.
Concludo, dichiarando tutta la mia felicità di essere stato Sindaco di Capracotta per dieci anni. Il risultato del mio operato, con la preziosa collaborazione di tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa bellissima avventura, è sotto gli occhi di tutto. A Capracotta ho investito i miei risparmi, dimostrando tutto l’amore che ho per il mio paese.
Oggi sono tornato alla tranquillità e alla serenità della mia vita quotidiana, dedicandomi a tempo piano al mio lavoro e vivo con gioia la felicità della mia famiglia che in questi anni si è allargata, contento di aver vissuto la straordinaria esperienza di Sindaco della mia amata comunità per la quale ho dato il mio meglio di me stesso, raggiungendo tantissimi obiettivi che le amministrazione che ho avuto l’onere di guidare si erano prefissati.
L’augurio che faccio a Paglione è di vivere il suo mandato con calma e serenità e si abitui alle mie legittime ed ordinarie “interferenze” di naturale confronto politico. Se lo turbano e lo agitano così tanto, pazienza, ma gli consiglio di correggere il tiro, non inveisca più in modo inaudito e violento, non mi fa né paura né mi intimorisce. E sulle menzogne non ci passo sopra”.
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