Chiusa da 120 giorni la S.P. 88 Sangrina, il presidente Coia getta la spugna?
In “appena” centoventi giorni il danno arrecato dalla Provincia di Isernia a diverse attività commerciali ed industriali è inestimabile. Sono esattamente 120 i giorni in cui l’amministrazione provinciale ha disposto la chiusura della S.P. 88 “Sangrina” al traffico dei mezzi con massa superiore a 7.5 tonnellate.
Una scelta che è servita solo a mettere la solita toppa, peggio del buco, per scrollarsi di dosso le responsabilità legate ad una incapacità risolutiva di questa amministrazione. Nella sede provinciale pentra si aspettava la “manna dal cielo” per risolvere il problema della sicurezza stradale, magari con un generoso regalo di un milioncino di euro da parte del governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso.
Ma se chiedessimo alla provincia un ipotetico “piano B”, qualora l’Abruzzo non ottemperasse a questa elargizione, probabilmente, non avremmo risposta.
Intanto la prima neve è scesa sulle montagne abruzzesi e molisane, ben presto raggiungeranno anche quote più basse. Secondo “lor signori” come potranno i mezzi spargisale e spazzaneve eliminare il ghiaccio e la neve da questa strada interdetta al traffico? Se i ponti sono inaccessibili ai camion come potranno transitarvi i mezzi dell’emergenza? Due domande che i cittadini dell’Alto Molise rivolgono al presidente Lorenzo Coia. Chissà che le risposte giungano prima del rinnovo del consiglio regionale, considerando che Coia è un uomo della squadra del governatore uscente Frattura.
Altre considerazioni: se le strade non saranno pulite adeguatamente come faranno i pendolari (e mi riferisco principalmente ai ragazzi delle scuole) a raggiungere i rispettivi plessi scolastici a Castel di Sangro e Villa Santa Maria? E’ inimmaginabile – in pieno inverno – continuare a deviare il traffico su Pizzoferrato come nella scorsa stagione estiva. “Lor signori” – siamo convinti – non sanno neanche di cosa stiamo parlando!
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