Coronavirus Fase 2: il medico Notario formula quesito al prefetto d’Isernia
A giorni il via alla ‘Fase 2’ sull’allargamento delle ristrettezze dovute alla pandemia e sorgono le prime perplessità in merito a ciò che sarà consentito fare. Una richiesta di chiarimenti è stata avanzata al Prefetto di Isernia da Michele Notario, conosciutissimo medico di Capracotta rimasto “bloccato” in una cittadina laziale da quando è iniziato il divieto di spostamento da una cittadina all’altra.
“In merito al DPCM del 04 maggio 2020 – scrive Notario – essendo residente in Via dei Faggi n° 2 a Capracotta pone il seguente questo: L’art.1 comma a) del DPCM 04.05.20 cita testualmente: “ è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. L’affermazione: “è in ogni caso” è da intendersi come rientro alla propria residenza anche se si proviene da altra Regione? (nello specifico caso del sottoscritto: Lazio – Villanova di Guidonia). In attesa di un autorevole e gradito riscontro, si ringrazia anticipatamente. Nel caso l’interpretazione dia la possibilità auspicata di rientrare, il sottoscritto avrà il riguardo di adottare un rigoroso periodo di autoisolamento, ad assoluta sicurezza della salvaguardia della Cittadinanza di Capracotta“.
Mentre il medico capracottese resta in attesa di chiarimenti per rientrare nel suo paese natio, sarebbero diverse le persone che potrebbero far ritorno nel centro alto molisano grazie al Decreto del premier Conte. Cosa questa che mette in allarme il sindaco di Capracotta Candido Paglione.
“L’avvio della fase due è ormai vicino – asserisce il sindaco – Il 4 maggio si avranno parziali riaperture e cominceremo a ripartire. Ma lo faremo piano e con cautela. Anzi, lo dovremo fare piano e con cautela, rispettando tutte le misure che gli esperti ci stanno ripetendo fino alla noia. A Capracotta, come in molti centri del sud, è atteso un flusso di ritorno di persone che hanno pensato di trascorrere la fase due nelle loro seconde case. In proposito ho già ricevuto diversi segnali. Voglio essere chiaro: sono tutti benvenuti ma li invito, fin da ora, a osservare, al loro arrivo, un periodo di quarantena di almeno quindici giorni.
Dobbiamo essere tutti consapevoli che l’emergenza non è affatto cessata, la guardia deve restare alta. Del resto abbiamo fatto, fin qui, quasi due mesi di sacrifici molto dolorosi. E grazie al sacrificio di gnuno di noi, Capracotta è riuscita finora a tenere lontano il coronavirus. Non è certo il caso di sprecare tutto adesso. Perciò, lo ripeto, massima attenzione da parte di tutti. Ne va della nostra salute, della vita dei nostri anziani, del nostro futuro: una nuova ondata epidemica e una nuova chiusura totale – conclude Paglione – non sarebbe sostenibile la prima dal punto di vista delle strutture sanitarie, la seconda dalla nostra già fragile economia che noi, nel nostro piccolo stiamo cercando di aiutare. Avanti, forza! Insieme, con il rispetto rigoroso delle regole, ce la faremo!“.
Vittorio Labanca
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