Fondi in arrivo per il campo di calcio di Capracotta. Paglione: «Pronti ad ospitare i ritiri delle squadre di calcio professionistiche»
Fondi in arrivo per il campo sportivo di Capracotta. Il progetto presentato dal Comune, all’interno del bando regionale per l’impiantistica sportiva, per un importo di oltre quattrocentomila euro, è stato finanziato. Il progetto predisposto da Capracotta si è infatti classificato al secondo posto nella speciale graduatoria, sopravanzato solo da quello del capoluogo Isernia.
«È una notizia molto positiva – commenta con soddisfazione il sindaco Candido Paglione – e per questo ringrazio pubblicamente la Giunta regionale che ha saputo fare una scelta oculata mettendo a disposizione dell’impiantistica sportiva – anche dei piccoli comuni – risorse importanti del Patto per il Molise. Con questi fondi riusciremo finalmente a sistemare il nostro vecchio campo sportivo, per il quale abbiamo in mente progetti ambiziosi. In più effettueremo alcuni lavori necessari a migliorare la fruibilità della palestra polifunzionale.
Oltre a restituire alla comunità e ai fruitori locali un campo di calcio in piena efficienza – nota il sindaco – potremo finalmente avviare quei propositi di “sfruttamento” dell’impianto per ospitare squadre di calcio in ritiro estivo. Si tratta di una opportunità da cogliere: Capracotta ha tutte le carte in regola per proporsi ai club professionistici, come sede dei ritiri estivi pre-campionato: quota, clima, aria salubre, ricettività, posizione geografica decentrata ma facilmente raggiungibile. Mancava solo l’ingrediente principale, il campo sportivo appunto. Che a breve avremo grazie ai fondi aggiudicati».
Insomma, per Capracotta davvero una bella opportunità. Che, per un caso singolare, arriva quando da poco è trascorso il quarantesimo anniversario della morte di Erasmo Iacovone, il più famoso calciatore cui Capracotta abbia dato i natali. Iacovone nella stagione 77-78, con suoi gol (guidava la classifica dei capocannonieri di serie B) stava portando il Taranto alla conquista della serie A quando morì, travolto con la sua Dyane 6, da un’Alfa rubata che correva inseguita da un auto della polizia sulla Taranto-Lecce. Era il 6 febbraio 1978 e Iacovone non aveva ancora 26 anni.
Idolo dei tarantini, che gli hanno dedicato il loro stadio, ma ancora saldamente nei cuori dei capracottesi che non lo hanno certo dimenticato. E che sono pronti a ricordarlo con un’importante cerimonia – che si terrà a Capracotta il prossimo 11 agosto – e a celebrarlo solennemente quando sarà inaugurato il campo di calcio ristrutturato che, naturalmente, è a lui intitolato.
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