Gli amici dell’Alto Molise – di Domenico Lanciano
Cari Altomolisani,
concludevo la prima lettera con la necessità di realizzare l’AAAMO (Associazione Amici dell’Alto MOlise). Questa ed altre idee promozionali non sono originali poiché le attingo dalla letteratura turistica di luoghi che hanno una lunghissima esperienza (spesso uno o due secoli). Il turismo, infatti, come ogni altra arte dello stare insieme al mondo, non si può improvvisare ma s’impara. E per imparare c’è bisogno di tanta umiltà, disponibilità, adattamento, confronto da affiancare alla propria intraprendenza e a tutti quei valori personali e sociali che un territorio sa e vuole esprimere.
Una tale associazione dovrebbe avere almeno due scopi principali: una gestione aziendale e cortese dell’utenza turistica e una gestione più particolare e curata degli affezionati. Infatti, il “cliente” (giusto per capirci, anche se è un brutto termine) più produttivo (sia in termini economici che sociali) è quello che diventa un affezionato, un innamorato del nostro territorio e, col tempo, diventa un coprotagonista con tutti noi nella valorizzazione di queste montagne al massimo possibile.
Gli affezionati dovrebbero essere (come, appunto, dimostrano altre realtà similari) lo “zoccolo duro” del turismo altomolisano. Gli affezionati sono quelli che non si limitano a venire una o due o tre volte in Alto Molise, ma sono quelli che lo frequentano abitualmente e possono anche acquistare una casa nei paesi o nelle campagne e persino terreni da coltivare come, ad esempio, il bancario olandese Joop che è diventato lui stesso un importante motore e un entusiasta promotore della Valle del Verrino. Attraverso gli amici più affezionati si potrebbero giungere anche “gli amici degli amici”.
L’Associazione Amici dell’Alto Molise (il nome è puramente indicativo, potrebbe essere benissimo un altro, l’importante è la sostanza del metodo e dei risultati) dovrebbe avere il compito di redigere l’elenco dei nostri Amici, tenere una cartella personalizzata con la registrazione di gusti, interessi, movimenti di presenza e di acquisti significativi, ecc. di modo che, dopo aver raggiunto alcuni parametri, gli si possa dare una “tessera fedeltà” con una scontistica speciale negli esercizi commerciali e ricettivi aderenti all’AAAMO.
La scontistica dovrebbe essere comunque presente ed operativa per tutti coloro che, provenienti da fuori, giungono in Alto Molise e si iscrivono all’Associazione (ho sperimentato con successo in Agnone quella che oggi si chiama “City Card” dal 16 al 30 dicembre 1989 durante la prima edizione della Festa del Libro Molisano e della Comunicazione Sociale). Tale scontistica potrebbe essere espressa con una semplice tessera al portatore oppure (se vogliamo monitorare meglio i movimenti, anche per una utile statistica) con un numero di bollini da spendere presso gli esercizi convenzionati.
La tessera degli sconti ordinari e i bollini verrebbero distribuiti agli avente diritto, dietro pagamento simbolico ma tale da costituire un piccolo introito per l’Associazione. La quale dovrebbe avere almeno una sede fisica di coordinamento (ad esempio, al centro di Agnone) e delegazioni in ogni paese presso associati (bar, tabacchi, altri negozi, ecc.). La presenza capillare è una delle garanzie di successo per tale esperienza organizzativa altomolisana. Inoltre, tutti i sistemi telematici dovrebbero essere attivati per una informazione celere e puntuale, completa e chiara per tutti gli “Amici” (compresa una periodica “Newsletter” inviata via web sulla vita dell’associazione, sugli appuntamenti, le curiosità, ecc. ecc.). In tale “Newsletter” potrebbero confluire le offerte delle aziende e dei privati, ma anche le possibilità dei dintorni come la Valle del Sangro, l’Alto Chietino, la costa adriatica, ecc.
L’AAAMO dovrebbe offrire una molteplicità di servizi agli Amici iscritti e a quelli più fedeli. Più servizi riuscirà ad offrire e maggiore garanzia di serietà e di attrazione otterrà verso la comunità alto molisana e i dintorni. Dovremmo realizzare più o meno le medesime accortezze che pensiamo dovessero accorrere a noi stessi in vacanza in un determinato territorio: ad esempio, per prima cosa riteniamo di avere bisogno di un’assistenza logistica per noi e di un’assistenza meccanica per la nostra automobile. Perciò, i nostri Amici dovrebbero contare su qualcuno (ufficio, guida o altro) disponibile per ogni evenienza o informazione.
Dislocate nel territorio dovrebbero esserci persone disponibili a fornire indicazioni, ad accompagnare i visitatori. Queste persone disponibili potrebbero essere studenti, pensionati o altre figure disponibili (volontariamente o a pagamento) a rendersi utili per l’utenza. Officine meccaniche convenzionate dovrebbero garantire, a prezzi scontati, il pronto intervento (24 ore su 24) e le eventuali riparazioni in tempi veloci. Insomma, i nostri Amici devono sentirsi “sicuri” e “serviti” per trascorrere spensieratamente vacanze più o meno lunghe, il più proficue possibili di modo che il loro “passaparola” possa attirare altri Amici.
Ogni anno dovrebbe avere luogo, in data da concordare, la “Festa degli Amici dell’Alto Molise” con un ricevimento (pranzo o cena danzante “alla romana”), il rilascio degli attestati, l’ascolto di testimonianze e quanto altro di utile, creativo e ricreativo si riesca a fare. La tendenza e il clima umano dovrebbero essere quelli riservati a familiari e parenti oppure ad ospiti di riguardo. L’utente, l’amico deve sentirsi a casa propria, considerato, seguìto, “coccolato”. La consolidata esperienza dell’accoglienza turistica di altre zone ci suggerisce che la “gentilezza” è il miglior patrimonio di una comunità che adotta il turismo come industria qualificante di un territorio. L’Amico turista (che esponga il distintivo dell’Associazione) dovrebbe essere trattato con cura da tutta la popolazione, sia per civiltà turistica o semplice ospitalità, sia perché un Amico soddisfatto è la migliore pubblicità per attirare altri Amici. Sarebbe utile realizzare “Novembre, mese della gentilezza” approfittando del fatto che il 13 novembre è “Giornata Mondiale della Gentilezza” ed anche perché tale mese è un periodo di troppa bassa stagione turistica. Ma ogni mese potrebbe avere un proprio slogan attrattivo.
Particolare attenzione e “marketing” l’Associazione dovrebbe riservare alle Scuole di ogni ordine e grado, inserendoli nell’Albo degli Amici speciali (collettivi). Così pure per altri settori (gruppi aziendali, professionali, sportivi, parrocchiali, ecc.) pensando di realizzare “raduni” per loro. In tale “progetto” sarà indispensabile riprendere il discorso con la “Stampa Estera” e con personaggi in grado di pubblicizzare (quasi a costo zero) il nostro territorio e i dintorni. I “personaggi-amici” (specie locali) dovrebbero occupare un posto speciale nella strategia promozionale! Probabilmente converrà rispolverare l’idea dell’avv. Olinto Ciamarra che nel 1995 ha cercato di realizzare il progetto “Check-Up in vacanza” cioè approfittare del relax per farsi fare (a pagamento minimo ma senza liste di attesa) analisi e viste specialistiche per un monitoraggio completo della propria salute psico-fisica. Così l’ospedale di Agnone potrebbe avere un motivo in più per meglio sopravvivere.
I metodi per realizzare l’AAAMO potrebbero essere diversi. Ad esempio, potrebbe essere una “Super-Pro Loco” (frutto del concorso tra le Pro Loco esistenti in ogni Comune). Oppure potrebbe essere una vera e propria azienda privata realizzata da una sola persona o da una cooperativa. Oppure potrebbe essere un Consorzio tra aziende (bar, ristoranti, alberghi, commercianti, artigiani, agricoltori, immobiliari, imprese edili, ecc.). Oppure tra aziende private ed enti pubblici. Se ci si crede sicuramente si troverà il miglior metodo per far funzionare bene una struttura di servizi generali all’utenza che abbia i suoi utili economici, culturali e sociali. Ma chi è disposto a farsi avanti per iniziare un simile discorso?… discorso che, prima o poi, una comunità come l’Alto Molise dovrà affrontare per produrre maggiore e migliore presenza turistico-commerciale nelle 4 stagioni e non soltanto nei periodi generalmente più adatti alle presenze di massa. Se prima c’era l’ente Comunità Montana che avrebbe potuto pendere e coordinare una simile iniziativa, adesso l’ente più adatto potrebbe essere forse il Comune di Agnone, poiché è (ancora) il più popoloso ed anche perché ha maggiori interessi sul campo. Inoltre, non sarebbe inutile pensare ad una Agnone-Terme!
C’è un antico proverbio che afferma: “I familiari me li ha dati Dio ma gli amici posso sceglierli io”. Ebbene, sempre riferendoci alla più utile esperienza altrui, il turismo è un settore che, più degli altri, dà la possibilità di scegliersi gli amici i quali possono costituire la parte più importante in numeri e qualità dell’economia e dei rapporti umani (base per una migliore e maggiore vivibilità ambientale).
Domenico Lanciano
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