Isernia, buone prospettive per il laboratorio moda Molise
Nell’ambito degli incontri con il partenariato scientifico coinvolto nel progetto “Laboratorio Moda Molise”, nei giorni scorsi presso la Provincia di Isernia il v. presidente dott. Cristofaro Carrino ha incontrato la prof.ssa Enrica De Falco e la dott.ssa Graziana Roscigno, del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno, e l’arch. Mari Loffredo dell’associazione “I Colori del Mediterraneo”.
Nell’esprimere il sentito apprezzamento per l’adesione dell’Università di Salerno e dell’associazione sopra indicata al progetto Laboratorio Moda Molise, il presidente ha brevemente illustrato la difficile situazione del settore moda in Molise, alle prese con la traumatica crisi della Ittierre, e l’impegno delle Istituzioni e delle forze sociali locali per rilanciare il sistema moda molisano alla luce delle nuove opportunità per il settore rappresentate dal crescente fenomeno del rientro delle produzioni manifatturiere nel nostro Paese (back-shoring) e dai segnali di ripresa che si intravedono nel nostro territorio con il previsto avvio di nuove iniziative imprenditoriali nel settore moda.
L’adesione della Provincia di Isernia al progetto Laboratorio Moda Molise, promosso dall’associazione EURIDIT, nasce quindi dalla volontà di sostenere questi primi segnali di ripresa attivando, anche alla luce del recente riconoscimento di “area di crisi”, un’organica iniziativa capace di creare nuove opportunità di crescita per il settore e di lavoro per il territorio. In questo contesto la disponibilità offerta dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno e dell’associazione “I Colori del Mediterraneo” costituisce una grande opportunità per il sistema moda molisano in quanto consentirà di sviluppare la ricerca sulle “piante tintorie”, con particolare riferimento al loro legame con il territorio, e valorizzare le risorse locali.
Attraverso questo percorso collaborativo il partenariato imprenditoriale potrà sviluppare linee di business e nuovi prodotti innovativi ed eco-sostenibili, attente alla salubrità dei capi, ai valori del territorio e all’impatto ambientale delle produzioni. Il “prototipo” imprenditoriale che si andrà a sviluppare con l’Università si inserisce perfettamente nelle tendenze evolutive del settore moda che vedono una fascia sempre più ampia di consumatori interessata ad acquistare capi di abbigliamento realizzati con un processo di lavorazione rispettoso dell’ambiente, delle risorse umane impiegate e che utilizzino materiali non tossici per il consumatore stesso.
Il programma degli incontri è proseguito con la visita all’azienda “Tim Service jeans”, con sede in Pettoranello del Molise, specializzata nell’attività di lavanderia industriale e tintoria (oltreché nella gestione complessiva dell’intero ciclo di lavorazione del capo di abbigliamento), e capace di offrire un elevato livello di competenza sul tema della tintura dei tessuti. Per questo motivo l’azienda, come sottolineato dalla prof.sa De Falco, può rappresentare un partner di riferimento nello sviluppo di alcune fasi di ricerca e sperimentazione di tecniche di tintura naturale del tessuto finalizzata alla realizzazione delle produzioni da parte del partenariato imprenditoriale coinvolto nel progetto.
Il programma degli incontri si è infine concluso con il presidente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro ing. Vittorio Nola il quale, nel condividere il carattere innovativo del progetto, ha ribadito la disponibilità ad ospitare il “Laboratorio didattico” nel quale verranno sviluppate alcune attività progettuali e la volontà di partecipare attivamente alla definizione dei percorsi operativi.
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