La N’docciata di Agnone inserita tra le 100 meraviglie d’Italia
L’Università delle Generazioni ha avuto occasione di ammirare soltanto adesso il pregiatissimo numero speciale “Summer 2015 – Wonderful Italy” (Estate 2015 – La bella Italia) che la prestigiosa rivista europea bilingue (inglese – italiano) “Condé Nast Traveller” ha dedicato ai 100 eventi più belli e significativi di tutta Italia. In tale contesto due pagine (la 272 e la 273) sono occupate per intero da una magnifica immagine della ‘Ndocciata tratta dal grande servizio fotografico realizzato in Agnone nella edizione dell’8 dicembre 2014 dal maestro fotografo isernino di fama internazionale Francesco Carovillano (foto).
Ecco la didascalia n. 72 (che accompagna la suggestiva foto di un gruppo di cinque ‘ndocciatori intenti nel volteggiare in circolo per creare un effetto-giostra-vortice di fuoco): “Molise – Rito infuocato – Nella notte dell’8 e del 24 dicembre le vie di Agnone sono animate dalla ‘Ndocciata (la ‘ndoccia è una torcia di abete bianco e ginestre), una festa di fuoco che, con accenti pagani, celebra la vittoria della luce sulle tenebre”.
Sempre più la manifestazione della ‘Ndocciata agnonese viene celebrata dai più prestigiosi network mondiali e questo riconoscimento è particolarmente importante poiché segnala alla classe imprenditoriale e intellettuale alta e altissima internazionale, specialmente europea, la ‘Ndocciata come evento compreso nella “top 100” dell’Italia intera! Tale inserimento è pure merito di Francesco Carovillano che ha fatto conoscere Agnone alla redazione del super-magazine “Traveller” della celebre casa editrice Condé Nast.
Francesco Carovillano è artista isernino nato a Campobasso nel 1985, attualmente vive a Parigi, ma opera in tutto il mondo come “free photographer” pubblicato dalle più diffuse e prestigiose riviste di immagini esistenti al mondo. Oltre ad innumerevoli servizi foto-giornalistici, è autore di parecchi libri esclusivamente fotografici, molti dei quali sono compresi nella collana internazionale “View Finder Book” (suo, in particolare, il volume dedicato alla Toscana). Viaggia molto per lavoro e quando può, come si è visto nel caso della ‘Ndocciata di Agnone, cerca di esaltare le bellezze della natìa terra molisana.
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