L’Unesco approva l’estensione delle riserva Mab di Collemeluccio-Montedimezzo
Nella 26a Sessione dell’International Co-ordinating Council (ICC) del Programma MAB UNESCO, tenutasi a Jönköping (Svezia) dal 10 al 13 Giugno 2014, è stata approvata la proposta di ampliamento e di ridenominazione della Riserva MAB di Collemeluccio-Montedimezzo, in quanto la Riserva ampliata (Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise) soddisfa i requisiti del Programma MAB ed entra a far parte a pieno titolo del Network Mondiale delle Riserve della Biosfera (World Network of Biosphere Reserves – WNBR).
A differenza della quasi totalità delle altre aree UNESCO italiane, grazie al processo volontario delle comunità locali si è riusciti a costruire la prima Riserva della Biosfera italiana completamente autonoma da enti parco sia regionali sia nazionali.
La Riserva riconosciuta dall’UNESCO si estende sui territori di sette Comuni: Carovilli, Chiauci, Pescolanciano, Pietrabbondante, Roccasicura, San Pietro Avellana e Vastogirardi per una superficie totale di oltre 25.000 ettari. La presenza di ben 7 Siti di Importanza Comunitaria (SIC – Direttiva Habitat) caratterizzati da 12 habitat, di cui 3 prioritari, di straordinari siti archeologici e di peculiarità silvo-pastorali conferisce all’intero territorio un’ampia e poliedrica valenza nella conservazione e valorizzazione della diversità biologica e del paesaggio culturale.
Dalla sua designazione nel 1977, la Riserva era costituita da due nuclei forestali disgiunti gestiti dal Corpo Forestale dello Stato (UTB di Isernia): le Riserve Naturali Orientate di Montedimezzo e Collemeluccio, con una superficie complessiva di 637 ettari. Il progetto di ampliamento risponde alla necessità di adeguarsi ai nuovi criteri previsti dall’UNESCO a partire dal 1995 (concretizzatisi nella Seville Strategy for Biosphere Reserves and Statutory Framwork of the World Network of Biosphere Reserves).
La Riserva ampliata si caratterizza per essere:
– un luogo di eccellenza in cui testare e applicare idee innovative per lo sviluppo sostenibile che fungano anche da supporto “logistico” per la ricerca, il monitoraggio, l’educazione e la formazione attiva (si pensi, ad esempio, alla presenza di un ecomuseo, di percorsi naturalistici e di aree permanenti di monitoraggio degli ecosistemi);
– un sito in cui unire conoscenza scientifica e governance partecipata per limitare la perdita di biodiversità, migliorare le locali condizioni economiche, sociali e culturali in un quadro di sostenibilità ambientale (l’area rappresenta un esempio di gestione forestale sostenibile, di un insieme di borghi accoglienti abitati da comunità sensibili alla conservazione del paesaggio);
– un’area con una fondamentale funzione di spazi educativi e di modello locale, in cui innovazione e buone pratiche siano condivise a livello globale nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera.
La governance della Riserva MAB è rappresentata un Consiglio di Coordinamento composto dai membri del Consorzio ASSO MAB Alto Molise (la Regione Molise, i sette comuni ricadenti nell’area, l’Università degli Studi del Molise, l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Isernia) con la partecipazione attiva delle comunità locali in Forum tematici. Tra le priorità gestionali vi sono la valorizzazione della biodiversità e del paesaggio culturale, l’incremento del turismo sostenibile, la promozione dei prodotti locali tradizionali che si avvarranno del riconoscimento UNESCO.
Il lungo processo partecipativo e di impegno che ha portato alla realizzazione del progetto di ampliamento ha visto il coinvolgimento e l’alternanza di diverse figure istituzionali, della comunità scientifica e delle comunità locali.
Nella fase finale, che è coincisa con la redazione del formulario e l’attuazione delle delibere istituzionali necessarie, gli attori principali sono stati: l’Assessore Vittorino Facciolla (Regione Molise), il Presidente del Consorzio ASSO MAB Alto Molise Francesco Lombardi (Sindaco di San Pietro Avellana), il gruppo di lavoro formato da ricercatori e dottorandi coordinato da Paolo Di Martino (Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise), il Capo dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Isernia Domenico De Vincenzi (Corpo Forestale dello Stato).
L’approvazione da parte dell’UNESCO dell’ampliamento della Riserva MAB è un risultato straordinario, ottenuto grazie alla costanza e all’impegno delle amministrazioni locali, di un gruppo di lavoro particolarmente motivato e al costante supporto della Regione Molise.
Francesco Lombardi, Presidente del Consorzio Asso MaB intravede grosse opportunità dall’importante riconoscimento: “Questo è un momento epico per l’Alto Molise e per la nostra Regione; oggi stiamo scrivendo in positivo la storia del nostro territorio.
Le opportunità che può offrire il riconoscimento UNESCO sono di eccezionale importanza e, se colte in pieno, potrebbero modificare i destini dello sviluppo territoriale dell’Alto Molise, che oggi si afferma sempre più come vanto e punta di diamante dell’intera Regione.
In questo periodo di profonda crisi economica ed istituzionale, il consorzio AssoMaB ha dato un segnale di una “potenza” inaudita; questa è la dimostrazione che, quando si amministra bene un territorio con delle potenzialità uniche, come quelle dell’Alto Molise, se si crede profondamente in un progetto e si lavora uniti con costanza e passione, si possono raggiungere anche i traguardi più ambiziosi e difficili, come il riconoscimento a livello mondiale del Programma Unesco MaB.
Questa è solo una tappa del cammino che abbiamo intrapreso; ora bisogna dimostrare di saper strutturare una governante territoriale che consentirà all’Alto Molise e ai comuni consorziati di avere la garanzia di uno sviluppo sostenibile e una nuova spinta propulsiva, al fine di dare al nostro territorio una nuova linfa vitale. Questo percorso dovrà essere concertato con la Regione Molise, che ha creduto nel progetto e che, ne siamo certi, metterà in campo tutte le azioni possibili per permettere alla Riserva MaB Alto Molise di diventare un modello di sviluppo territoriale, da replicare anche in altre aree.
Un doveroso ringraziamento va fatto alla Regione Molise, all’Unimol, all’UTB di Isernia, a tutti gli amministratori, ai tecnici ed ai funzionari che hanno seguito e creduto nel progetto, soprattutto nei momenti di difficoltà, nonché ai presidenti che mi hanno preceduto nella guida di questo splendido sodalizio che è il Consorzio AssoMaB.”
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