Molise, promuovere meglio e di più
Per la prima volta la Ndocciata fotografata dall’alto con il drone dei fratelli Verdone
L’Università delle Generazioni insiste sulla necessità di avere degli “uffici-stampa promozionali” comprensoriali (pubblici o privati), come ad esempio per Agnone e l’Alto Molise, ma anche del venafrano, dell’isernino, del termolese e delle altre zone che si riconoscono omogenee, possibilmente con il coordinamento multimediatico istituzionale regionale. Che l’informazione sia sempre più strategica dovrebbero averlo capito tutti, specialmente i politici oltre che le aziende, le associazioni e altre preziose presenze territoriali. I politici, specialmente, il cui destino è spesso condizionato (in modo negativo o positivo) proprio dalla multimedialità. Le aziende, poiché non possono vendere ed espandersi senza una promozione palese od occulta. Le associazioni, perché hanno un messaggio culturale e morale da diffondere, oltre a segnalare che esistono e che sono attive. Unire le forze economiche e umane può essere la carta vincente per il Molise emergente!
E’ consequenziale, quindi, allo stato attuale della realtà molisana e comprensoriale che la multimedialità regionale e locale debba assolutamente fare un salto di qualità e, soprattutto, di attivismo particolarmente intraprendente (quasi “aggressivo” in senso buono) spinto dall’amore e dall’orgoglio per la propria terra e di se stessi prima ancora dei ritorni economici e socio-culturali. Ci si chiede spesso “Ma il Molise esiste?” (per il resto d’Italia e del Mondo) … ed ecco che, quasi per rassicurarci vicendevolmente, sui media e sui “social network” girano esclamazioni “Sì, il Molise esiste” quando raramente se ne parla in vari modi in qualche trasmissione televisiva nazionale (persino a “Striscia la notizia”!) o se un importante quotidiano del Nord dedica a qualche nostra problematica o curiosità quattro o cinque colonne.
Non ci siamo ancora chiesti se nella multimedialità promozionale il Molise (come regione e come sue componenti comprensoriali) possa fare meglio e di più e in che modo. Il modo dovrebbe essere dettato dall’amore e dall’orgoglio positivo. Se una persona o un ente ha amore ed orgoglio per il proprio lavoro, per la propria attività per la propria terra non bada a sonno, freddo, fame, sete, tempo, soldi pur di raggiungere il proprio scopo che, nel nostro caso, sarebbe quello di far parlare del Molise persino Tele Lampedusa o Tele Alpi e persino Tele Kabul o Tele Alaska o Tele Nairobi.
Il fare meglio potrebbe significare l’utilizzo di tutte le forze disponibili (dentro e fuori il Molise) cioè Regione, Università, Ordini ed Associazioni dei Giornalisti, Aziende, Pro Loco ed altri Enti locali, Volontari della comunicazione e della Cultura Appassionati e chi ne ha più ne metta (come i molisani che vivono fuori dai confini regionali o come i giornalisti della Stampa Estera così come la stessa Università delle Generazioni ha tentato di proporre nel maggio 2014, purtroppo non compresa o addirittura ostacolata e sabotata).
Da buoni e bravi meridionali ci aspettiamo (salvo eccezioni) che siano i piccoli e grandi “network” (giornali, radio, tv, internet) a occuparsi di noi a loro spese persino per la sagra di paese e ci lamentiamo se addirittura non interviene una “troupe” televisiva nazionale o locale per una qualsiasi “performance” pubblica o privata. Non pensiamo, invece, che potremmo essere noi a produrre e poi distribuire e diffondere direttamente e in modo tempestivo (quasi in tempo reale) i nostri prodotti multimediatici, i quali (pure per una questione statistica) avranno sicuramente il loro “lancio” sui mezzi di comunicazione persino di Kabul, di Canicattì, delle Alpi e dell’Alaska. Ci sarebbero parecchie esperienze realizzate molto positivamente in tal senso anche in regioni meridionali tipo Molise (con le dovute proporzioni) in tutti i settori della comunicazione, della multimedialità e della promozione filmica e televisiva con forti ricadute economiche e sociali. Ma, attraverso la multimedialità, si potrebbero scegliere le nazioni dove far parlare del Molise e ciò significa saper scegliere i mercati turistici ed economici da coltivare meglio e di più.
Fare di più si potrebbe soltanto realizando un vero coordinamento tra le componenti sopra ricordate (istituzioni pubbliche e private, appassionati, volontari, emigrati, ecc.), investendo meglio risorse che (si sa) comunque vengono spese (spesso per alimentare clientelismi vari e per ritorni discutibili, spesso in conflitto di interessi). Come sempre, rispunta, ad ogni discorso sociale, la “politica” ovvero il miglior modo di governare un territorio. Lo si governa per amore, per tornaconti e visibilità personali o partitiche o per il bene comune?…
L’Università delle Generazioni di Agnone propone, perciò, di realizzare una vera e propria “task force” multimediale d’assalto che coordini la promozione e la visibilità locale e regionale utilizzando l’utilizzabile come risorse umane e come qualsiasi cosa possa essere diffuso con ogni tipo di mezzo messo a disposizione dalle tecnologie. Ad esempio, i fratelli Fabio e Massimiliano Verdone, a proprie spese, hanno acquistato e utilizzato un “drone” per riprendere immagini dall’alto. Lo usano già da qualche mese e lo stesso recentissimo evento della ‘Ndocciata dell’8 dicembre è stato fotografato e filmato per la prima volta in assoluto da un’altezza di oltre cento metri ottenendo immagini davvero spettacolari e inedite (ne facciamo vedere qualcuna per gentile concessione dei loro Autori). Ecco, ad esempio, i fratelli Verdone potrebbero fare parte di questa “task force” d’attacco multimediatico per conquistare simpatie “Pro Molise” in tutto il mondo!… In Molise ci sono centinaia di giornalisti e pubblicisti precari, perché non farne un reparto speciale di tale auspicabile e necessaria “task force”?…
La ‘Ndocciata di questo 8 dicembre era dedicata al Giubileo. Ma, ad esempio, le TV nazionali non hanno affatto accennato a questa attinenza nemmeno per mezzo minuto, eppure si sarebbe potuto fare l’abbinamento anche con poche immagini se ci fosse stata una “task force” multimediatica istituzionale che avesse fatto un lavoro preparatorio e poi portato o riversato i servizi giornalistici alle sedi televisive italiane ed estere. Bisogna preparare “il piatto pronto” multi mediatico e nessuno dirà di no! Inoltre, quasi tutte le regioni italiane utilizzano speciali fondi europei per la pubblicità turistica su giornali e tv. Perché il Molise non lo fa?
(Gli scatti pubblicati sono stati realizzati dal fotografo Guerino Trivisonno di Termoli).
Domenico Lanciano
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