‘Progetto Matese’, incluso nel piano di sviluppo nazionale
Il sindaco di Roccanandolfi: " Grande occasione di programmazione e pianificazione del nostro territorio"
L’amministrazione comunale di Roccamandolfi esprime vivo apprezzamento per la bozza sulla “Strategia di zona” inerente l’area matesina definita nei giorni scorsi tra la Regione Molise, il Ministero per lo Sviluppo Economico e la Coesione Economica ed i comuni interessati dal documento prototipo “Matese”, selezionato a livello nazionale per le Aree Interne che comprende i comuni di: Castelpetroso, San Massimo, Santa Maria del Molise, Cantalupo, Roccamandolfi, Boiano, Colle d’Anchise, Spinete, San Polo Matese, Campochiaro, Guardiaregia, Sepino, San Giuliano del Sannio, Cercepiccola.
“L’approccio centrale per la Strategia di area – commenta a TeleAesse Giacomo Lombardi (Sindaco di Roccamandolfi) – si fonda su alcuni pilastri fondamentali estremamente condivisibili quali: La costruzione di una “comunità delle competenze” per favorire processi di cambiamento; conoscere i luoghi e saperli raccontare aiuta a sostenere l’orgoglio di una comunità: i borghi e le loro comunità voglio immaginarli come fucina di offerta turistica”.
L’idea guida della Strategia vede al centro il Matese che, se pur interessato dal decremento demografico, è un’area interna che sostanzialmente tiene, e che conserva ancora oggi una buona coesione sociale essendo percepito come territorio di indubbia qualità sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista storico-culturale. Il documento strategico approvato – continua Lombardi – è stato il frutto di un costruttivo confronto tra il GAL Molise Verso il 2000 che ha svolto un fondamentale ruolo di coordinamento, il Nucleo di Valutazione della Regione Molise e i Sindaci dei comuni interessati.
A breve, dopo aver definito la strategia preliminare e quella definitiva si passerà alla sottoscrizione dell’APQ (accordo di programma quadro) che avrà una dotazione finanziaria di 3,8 milioni di euro da investire nel Matese per potenziare i servizi alle comunità interessate.
“Questa – conclude il primo cittadino – è una grande occasione di programmazione e pianificazione del nostro territorio, che se ben utilizzata dalle amministrazioni interessate, può rappresentare un positivo e funzionante modello operativo di cui essere orgogliosi”.
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