Torna l’ora della terra con il Wwf: il Molise c’è
Meno pioggia, ma precipitazioni violente e concentrate in alcuni periodi dell’anno. Siccità estive sempre più marcate su Alpi e Pianura padana, dove le magre prolungate del Po potrebbero mettere in ginocchio agricoltura e zootecnia. Generale incremento della temperatura media in Italia nel corso del 21° secolo, fino a 6°C nello scenario peggiore (ovvero, nessuna diminuzione delle emissioni di gas serra) entro la fine del secolo, aumento dei periodi aridi in Calabria e Sardegna. Questo, in sintesi lo scenario che segnala il WWF e tracciato dal gruppo di lavoro coordinato da Paola Mercogliano del Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti climatici (CMCC) con un dettaglio ad alta risoluzione ottenuto dai modelli tra i più evoluti, affidabili (sotto i 10 km.) delle caratteristiche del clima.
Gli scenari sono stati lanciati a una settimana dall’ Ora della Terra /Earth Hour che sabato 19 marzo il WWF organizzerà in tutto il mondo contro il cambiamento climatico invitando cittadini, aziende, istituzioni ad agire concretamente ‘insieme per il cambiamento’: previsti spegnimenti simbolici delle luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 dal Pacifico alle coste atlantiche ed eventi, tra cui cene ‘amiche del clima’ in tutta Italia. Secondo gli scenari elaborati dagli scienziati i futuri 60-70enni nati oggi dovranno quindi fare i conti con un‘Italia, stavolta la conoscenza scientifica lo ha certificato, in cui non ci saranno più le ‘mezze stagioni’ : i futuri connazionali saranno cioè costretti a usare ombrelli e stivali tenendo in borsa sempre cappelli da sole e ventagli per la calura in arrivo, e viceversa.
Ma il problema non si limita ovviamente all’abbigliamento o alle abitudini di vita: l’impatto più evidente è quello sulle aree agricole e quindi sul cibo, ma anche sulla produzione di energia idroelettrica e industriale.
2015. L’anno più caldo della terra: I più autorevoli centri di ricerca come il GISS della NASA e il NOAA hanno confermato l’anno 2015 come il più caldo mai registrato sulla Terra (i dati scientificamente attendibili esistono a partire dal 1880). Superati tutti i record precedenti, sia quello del 2005 che del 2010 e del 2014. Tendenza confermata nel gennaio 2016, di ben 1,3°C superiore alla media tra il 1959 e il 1980 (fonte GISS Nasa). Il cambiamento climatico è una delle minacce più devastanti per gli ecosistemi, la biodiversità, la straordinaria ricchezza della vita sulla Terra grazie alla quale deriviamo il nostro benessere e il nostro sviluppo e la vita di centinaia di milioni di persone sul pianeta.
Sotto i due gradi si può
Il futuro non è nei combustibili fossili, anzi l’indicazione più rilevante dell’accordo raggiunto alla COP21 di Parigi è la decisione di stare ben al di sotto di 2°C gradi di aumento medio della temperatura globale, facendo ogni sforzo per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto all’era pre-industriale. Da questa decisione discende la necessità di accelerare la transizione verso un’economia libera dal carbonio e quindi dai combustibili fossili. La comunità scientifica e i maggiori analisti di politica economica internazionale si dicono convinti della necessità di fare di tutto per lasciare almeno i due terzi dei combustibili fossili ancora non estratti sotto terra: questa è la condizione per evitare di raggiungere un riscaldamento globale di gran lunga superiore ai 2°C.
L’evento mondiale
A Parigi, nella COP21 sul clima, il mondo ha deciso di combattere il riscaldamento climatico approvando un Accordo globale anche grazie alla spinta delle grandi mobilitazioni mondiali attivate dalla società civile. Lo spirito di queste mobilitazioni tornerà a farsi sentire il prossimo 19 marzo con l’Ora della Terra/Earth Hour, il più grande evento mondiale del WWF contro il cambiamento climatico in cui si spegneranno simbolicamente le luci per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30 dal Pacifico alle coste atlantiche. Dall’Opera House di Sydney alla Torre Eiffel fino alla Basilica di San Pietro, i principali monumenti del pianeta parteciperanno a questa grande ‘ola’ di buio. Cambiare il Cambiamento Climatico, spegnere le luci per accendere il cambiamento: è questo lo slogan scelto dal WWF perché tutti insieme è possibile combattere concretamente il cambiamento climatico, sia con azioni concrete di ciascuno sia facendo sentire la propria voce ai governi che sono chiamati a scegliere la strada verso economie a basso tenore di carbonio, eliminando gradualmente le fonti fossili, a cominciare dal carbone.
In Molise
La scorsa edizione di Earth Hour ha registrato le adesioni di 66 Comuni molisani. Attualmente già 37 Comuni hanno rinnovato l’ impegno dimostrato nel 2015: (in ordine di adesione) San Massimo, Limosano, Campodipietra, Castelmauro, Bojano, Scapoli, Forlì del Sannio, Capracotta, Conca Casale, Riccia, Castelpetroso, Lupara, Salcito, Sepino, Rocchetta a Volturno, Castel San Vincenzo, Campomarino, Casalciprano, Fossalto, Vastogirardi, Guardiaregia, Jelsi, Pesche, Montefalcone nel Sannio, Ripalimosani, Venafro, Roccasicura, Montagano, Pettoranello del Molise, Isernia, Santa Croce di Magliano, Termoli, Ferrazzano, Campobasso,Gambatesa, Tufara, Roccavivara.
Tutti gli eventi saranno visibili nelle prossime ore alla pagina http://www.oradellaterra.org/mappa-eventi/.
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