Tradizione ed elettronica al concerto del ‘Tratturo’ – di Piergiorgio Rocci
Isernia – Il complesso isernino rappresenta un tentativo ben riuscito di coniugare la musica popolare, nell’accezione nobile della parola, con sonorità più moderne, dimostrando una particolare vocazione per il prog folk ovvero, secondo Wikipedia, un sottogenere del folk nato nei primi anni settanta nel Regno Unito, che affianca al folk le sperimentazioni del rock psichedelico e la ricercatezza del rock progressivo.
Superfluo sottolineare la bravura dei musicisti a cominciare dalla storica voce solista Mauro Gioielli, che, oltre ad aver fondato il gruppo nel 1976, è anche un insigne studioso delle tradizioni molisane. Pertanto è stato interessante ascoltare la spiegazione delle canzoni e i racconti di vita locale che hanno inframmezzato lo spettacolo musicale. Così si è scoperto che anche a Isernia c’è stato qualche anno fa un tale che si era sostituito a “Batman” con lo scopo di vegliare sulla città, del fatto se ne occuparono anche i mas media nazionali, mentre molti anni prima lo scrittore molisano Francesco Iovine, aveva ambientato il suo romanzo sociale, le Terre del Sacramento, vincitore di un premio Viareggio, nei dintorni del capoluogo pentro, ma non riuscì a godersi il meritato riconoscimento in quanto il capolavoro venne pubblicato postumo.
Ad affiancare sul palco il cantante antropologo il co-leader Pietro Ricci, eclettico musicista, che passa con disinvoltura dagli strumenti a fiato, la zampogna in primis, della quale è un vero cultore, ai liuti e alla fisarmonica. Completano l’organico: Nicola Iorio alle chitarre, che ha dimostrato anche di avere una bella voce cantando la suggestiva “La Curacchiera”; Enzo di Luozzo alle tastiere, Alfonso Guglielmi al basso e il valente batterista Roberto Petrocelli.
Una gradita sorpresa ha rappresentato il cd abbinato al biglietto, comunque economico, del concerto che contiene il live registrato l’anno scorso nello stesso teatro e costituisce la prima forma tangibile di uno spettacolo nella storia dello Auditorium di Isernia. Davvero encomiabile l’impegno degli organizzatori che hanno voluto proporre il concerto di primavera affidandosi alla band capitanata da Mauro Gioielli, che spesso si è esibita anche all’estero, e anche in questa occasione ha voluto dare il proprio contributo ad una giusta causa considerato che il ricavato dello spettacolo, che ha fatto registrare il tutto esaurito, va in beneficenza.
Piergiorgio Rocci
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