Carabinieri Biodiversità di Castel Di Sangro, lavori di rinaturalizzazione delle pinete
Grazie a un finanziamento straordinario del Ministero dell'ambiente, stanno per essere avviate le attività nella Zona Speciale di Conservazione dell'Unione Europea
La rinaturalizzazione dei rimboschimenti a conifere alloctone della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino” sarà avviata nei prossimi giorni, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Massa d’Albe e ad un finanziamento straordinario del Ministero della transizione ecologica ai Carabinieri per la Biodiversità con lo scopo di favorire l’attuazione delle Misure di conservazione delle aree della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea.
La Riserva Statale “Monte Velino” (che da quasi 35 anni protegge 3.500 ettari di territorio, con eccezionali valori ecologici, tra i quali 10 habitat di interesse dell’Unione Europea, 600 specie vegetali e quasi tutte le specie di vertebrati tipiche degli Appennini) è infatti compresa nella Zona di Speciale di Conservazione IT7110206 “Monte Sirente e Monte Velino” e nella Zona di Protezione Speciale IT7110130 “Sirente Velino”, entrambe parte della grande rete di aree protette dell’Unione Europea “Natura 2000”.
Per migliorare la naturalità e lo stato di conservazione dell’habitat prioritario di interesse dell’Unione Europea 6210* (praterie xerofitiche secondarie) e della rara specie delle Orchidacee Himantoglossum adriaticum (protetta dalla Direttiva UE Habitat), nei prossimi giorni inizieranno i lavori di rinaturalizzazione dei rimboschimenti a conifere alloctone (per lo più di pino nero) presenti nel territorio della Riserva e molto diffusi sul versante sud-occidentale del Velino, che rappresentano una minaccia agli equilibri ecologici ed un costante fattore di rischio di incendio.
Attraverso il progressivo diradamento delle conifere sarà lasciato spazio e luce alle specie autoctone, che avranno così la possibilità di ricolonizzare le aree di loro pertinenza. A fronte di una perdita di alberi del tutto estranei al contesto ecologico, fragili ed esposti ad ogni avversità, si avrà quindi l’ampliamento delle superfici caratterizzate dagli habitat naturali, in grado di garantire la funzionalità degli ecosistemi e di resistere in modo ottimale ad ogni minaccia.
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