Si spegne a 91 anni Felice Pannunzio: poeta dialettale e giornalista agnonese
Si è spento all’età di 91 anni a Chieti dove viveva Felice Pannunzio, poeta dialettale agnonese. Nato nella cittadina alto molisana il 10 luglio 1929 Pannunzio è stato un attivista dell’allora Partito Comunista. “Sin da giovane –ricorda Domenico Meo, poeta e storico agnonese – Pannunzio si è dedicato all’attività politica nelle file del PCI e dell’Alleanza dei Contadini diventando corrispondente de l’Unità nella provincia di Isernia. Nel 1970 si trasferisce a San Giovanni Teatino e dal 1987 va a vivere a Chieti.
La sua attività poetica – aggiunge Meo – comincia negli anni Cinquanta e prosegue per circa un trentennio. Partecipa alle prime dieci edizioni del premio dialettale agnonese “G. Cremonese” classificandosi più volte tra i primi.
Continua ad ottenere soddisfazioni ai concorsi dialettali di Teramo, due volte ottiene il terzo posto, e Lanciano. La sua poesia è spesso temperata da un’atmosfera crepuscolare nella quale si percepisce un mai sopito sentimento di nostalgia verso le cose avite e gli affetti dell’infanzia. Accanto alla produzione vernacolare – conclude Meo – non mancano le prove narrative. I racconti in lingua del Pannunzio, ironici e pieni di umorismo, trovano anch’essi la loro freschezza espressiva nei riferimenti al mondo paesano e sono pubblicati – in selezione, nei primi anni Ottanta – sull’edizione regionale abruzzese de Il Messaggero di Roma“.
Alcune delle poesie del Pannunzio sono state scelte da Domenico Meo ed inserite nel libro “Poeti Dialettali di Agnone” edito nel 2014.
Vila
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.