Note d’argento: la non violenza
22 Marzo 2017. Un uomo investe la folla sul ponte di Westminster, Londra. È terrorismo.
22 Marzo 2016, l’attacco all’aeroporto di Maelbeek, Bruxelles, trentadue persone morte.
20 Dicembre 2016, attentato al mercantino di Natale a Berlino, Germania. Dodici morti e quarantotto feriti.
13 Novembre 2015 a Parigi, una serie di attacchi terroristici di matrice islamica. Una strage al teatro Bataclan. Solo per citarne alcuni. La lista purtroppo è lunga.
La mia rubrica non è nata solo per parlare di libri e cultura, non è nata solo per parlare di cose belle e innocue come può esserlo la parola. È uno specchio sul mondo e ahimè, non sempre il mondo appare bello e senza macchia. Non voglio neanche essere retorica o scontata. Non voglio affermare l’ovvio. La violenza è sempre inaccettabile. Tutti conoscono questa verità.
Vorrei solo fare due riflessioni e vorrei farlo attraverso le parole e le immagini di un film bellissimo che mi ha fatto comprendere tantissime cose e che consiglio a tutti, anche agli insegnanti e i professori. “Il mio nome è Khan” è un film diretto da Karan Johar, uscito in India nel febbraio 2010 in seguito agli avvenimenti dell’11 Settembre. Parla di discriminazioni, di bullismo, di violenza ma anche di coraggio e generosità. È forte, crudo ma di forte impatto emotivo. Spettacolare. Vi mostrerà l’altra faccia della medaglia, facendoci toccare con mano tutte le fragilità dell’uomo islamico e non solo. Infine mi sento di lasciarvi una citazione di Gandhi che non ha bisogno di essere commentata:
“La non violenza significa sofferenza cosciente. Essa non significa docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma significa l’impiego di tutte le forze dell’anima contro la volontà del tiranno. La non violenza non è una giustificazione per il codardo, ma la suprema virtù del coraggioso. La pratica della non violenza richiede molto più coraggio della pratica delle armi. La codardia è assolutamente incompatibile con la non violenza.
La non violenza è un potere che non può essere posseduto in egual misura da tutti, bambini, ragazzi, ragazze e uomini e donne adulti – posto che essi abbiano una fede profonda nel Dio dell’amore e che quindi possiedano un ugual amore per tutto il genere umano”.
Qualunque sia il nostro Dio la scelta migliore è sempre l’amore. Praticare la non violenza significa semplicemente essere coraggiosi. A tutto questo io rispondo così.
Elena Lombardi
Leave a Reply
Devi essere connesso per pubblicare un commento.